Il cuore generoso di Firenzuola contribuisce alla costruzione di una scuola per il comune terremotato di Pieve Torina
FIRENZUOLA – C’è anche un pezzo del cuore grande di Firenzuola nella scuola inaugurata sabato 15 dicembre a Pieve Torina, Comune della provincia di Macerata duramente colpito dal terremoto dello scorso anno.
Si tratta di uno dei primi edifici definitivi realizzati in quest’area grazie a vari finanziatori: Gruppo Succisa Virescit, Enel Cuore Onlus, Auser, la Famiglia Bezos, Fondazione Teatro alla Scala, Diego e Monica Piacentini. Le Misericordie sono state il soggetto committente ed attuatore, con i comuni e le comunità di Sesto Fiorentino e Firenzuola in Toscana, Senigallia, Mondolfo e Maiolati Spontini nelle Marche e lo stesso comune di Pieve Torina che ha a sua volta convogliato altre donazioni.
L’edificio ha avuto un costo totale di oltre 1.600.000 euro, si sviluppa su due piani per un totale di 1.290 metri quadri con otto aule per scuola primaria e secondaria di primo grado, due spazi interdisciplinari, un ambiente multifunzionale per attività teatrali e gli uffici della direzione didattica dell’Istituto Comprensivo “Mons. Paoletti”. Si tratta di una struttura innovativa, ecosostenibile, sicura. Un innovativo progetto architettonico donato dal gruppo Succisa Virescit, che ha finanziato anche i nuovi arredi e i sistemi multimediali di cui ogni classe è corredata.
E all’inaugurazione c’era anche il sindaco firenzuolino Claudio Scarpelli, insieme a Lorenzo Malvezzi in rappresentanza della Società sportiva e della ProLoco, Giulio Venuti per la Misericordia e Giuliano Giovannini presidente del Gruppo Alpini di Firenzuola. Perché il paese dell’Alto Mugello ha contribuito con circa 24 mila euro: 12.650 derivanti dalla cena dell’Amatriciana solidale (articolo qui), un migliaio da offerte dei cittadini, 1.250 donati dal Tennis Club, e 8.800 versati dal Comune di Firenzuola. “E’ stata una giornata di festa – dice Scarpelli – e siamo commossi e anche soddisfatti di aver atteso a versare i fondi: l’obiettivo era quello di sostenere qualcosa di concreto, tangibile. Ora abbiamo toccato con mano che le risorse sono andate davvero a buon fine. La generosità della comunità di Firenzuola si è trasformata in qualcosa di concreto. In questo paese terremotato si tratta del primo immobile costruito in via definitiva. Un punto fermo per ripartire: perché per dare futuro a una comunità occorre investire prima di tutto dando speranza e futuro alle nuove generazioni”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 16 dicembre 2017