Daniele Venturi di Rufinacheverrà, sull’Unione Valdarno-Valdisieve: “L’incontro è stato un’autocelebrazione”
RUFINA – “E’ stata un’autocelebrazione dell’unione” (articolo qui, intervista Murras). Questo ha affermato Daniele Venturi, presidente dell’associazione Rufinacheverrà, dopo l’incontro di ieri sera sull’Unione dei comuni della zona Valdarno-Valdisieve. “Manca un programma politico e, soprattutto, la partecipazione dei cittadini (articolo qui, intervista Corsinovi) i quali, oltre ad essere esclusi, non godono neanche dei servizi resi dall’unione”.
Quali pensa che siano le problematiche che riguardano l’unione? Non ci sono gli strumenti, o non sono idonei. Molti comuni, infatti, pensano già a strategie diverse.
L’unione riveste solo un’importanza politica o è percepita bene anche dalla cittadinanza? Dai cittadini, direi di no. Per questo io punterei sulla loro partecipazione, tramite informazione, costruzione di rapporti. C’è stato troppo silenzio fino ad ora.
Cosa c’è da fare per ottenere questa unione? Sicuramente fino ad adesso il ritmo delle gestioni associate è stato dato solo dalla legge regionale che prevede, nel caso in cui l’ente non proceda all’attivazione di un predefinito numero di funzioni associate all’anno, la chiusura dell’ente stesso. Sono ancora troppo pochi i servizi gestiti in forma associata, ci chiediamo quindi se non ci siano dei limiti intrinseci alla natura dell’ente e se l’unico sbocco per produrre efficienza e risparmio per i cittadini e per le aziende non possa essere rappresentato dalla prospettiva della fusione.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 27 gennaio 2016