Doposcuola straordinario alla primaria di Borgo. La Preside spiega perché ha rifiutato di concedere gli spazi
BORGO SAN LORENZO – Nelle prime due settimane del nuovo anno scolastico, per una questione di ritardi nelle assegnazioni del personale, la Direzione didattica non può attivare il tempo pieno (articolo qui) e comune, parrocchia e genitori hanno trovato la quadra per far svolgere il doposcuola al Centro Giovanile. Inizialmente era stato chiesto l’uso dei locali della Leonardo Da Vinci, ma il Collegio d’Istituto ha rifiutato, deliberando all’unanimità. Una scelta che è sembrata a molti affrettata e che ha generato malumore, anche se alla fine il Comune, con la collaborazione delle associazioni, di don Maurizio Tagliaferri e di don Antonio Lari, è riuscito a mettere una toppa. La Preside Chiara Casucci spiega le ragioni di quel “no” in un comunicato nel quale, dopo i ringraziamenti alla disponibilità messa in campo da altri, chiarisce che: “Vista la presenza del cantiere, che presumibilmente sarà attivo fino a novembre, il Consiglio d’Istituto ha ritenuto che l’apertura della scuola in orario antimeridiano per i primi 15 giorni potesse in qualche modo agevolare i lavori”. Inoltre, secondo la Casucci “proporre agli alunni, nell’ambiente scolastico, dove i comportamenti da adottare hanno regole precise e condivise, la presenza di operatori con i quali l’approccio sarebbe comunque diverso e senza la mediazione degli insegnanti, potrebbe creare disorientamento sugli atteggiamenti adeguati da tenere nella scuola”. Ultima motivazione è la “perplessità sull’attivazione di laboratori nella scuola a pagamento e a completamento dell’orario scolastico”.
Il Consiglio d’Istituto tornerà ad essere convocato nei primi giorni di settembre per valutare l’effettiva presenza degli insegnanti assegnati in organico, per rivedere eventualmente la propria decisione. “Le attività organizzate in orario extrascolastico – conclude Casucci – sono di esclusiva competenza dell’Amministrazione comunale, pertanto i genitori che volessero usufruire di tale servizio per i propri figli sono pregati di rivolgersi agli uffici comunali competenti”.
Sul doposcuola c’è infine da registrare qualche altra polemica, stavolta nelle frazioni. E’ stata trovata una soluzione per i ragazzi del capoluogo, ma non per quelli che frequentano le scuola a Luco di Mugello e a Ronta, dove c’è lo stesso problema del tempo pieno che partirà in ritardo. .
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 31 agosto 2017
Solo una grande discriminazione per i ragazzi delle due frazioni di Ronta e Luco che fa veramente male alla giustizia…
E poi si parla tanto di accoglienza…perché il Comune non mette a disposizione pulmini e portare i ragazzi delle frazioni nel capoluogo?
Oppure ci sono muri pieni di ipocrisia e si pensa solo al proprio orticello!!!