Ecco la sezione mugellana del Club Alpino Italiano
BORGO SAN LORENZO – Di recente è nata a Luco di Mugello la prima sezione mugellana del Club Alpino Italiano, per volontà di un gruppo nutrito di persone riunitesi nella frazione borghigiana ai piedi dell’Appennino, con la motivazione di dare un contributo alla valorizzazione del territorio. Alfio Ciabatti, presidente del Cai di Firenze che coordina tutte le realtà provinciali satellite dell’associazione, ha partecipato all’incontro, dando merito e valore all’iniziativa.
“Avevamo fatto da tempo domanda scritta al Cai – ha detto Romano Giappichelli di Grezzano, referente per il gruppo mugellano – perché qui non esisteva questa istituzione. Chi aveva la tessera del Club, l’aveva fatta a Firenze”.
Perché la necessità di fare un punto Cai in Mugello? “La presenza di più di cento persone alla prima riunione giustifica più di qualsiasi altra ragione – dichiara orgoglioso Giappichelli – però se vogliamo indicare qualche motivazione importante si può ricordare come il Mugello e le sue popolazioni siano da sempre legate alle attività che si svolgono nel bosco. Se si va a ritroso nel tempo, anche solo informati dai ricordi dei nonni e dei babbi, l’Appennino era una riserva da utilizzare per la sopravvivenza, perché forniva la sussistenza alimentare ed economica. In media i terreni dei contadini e dei mezzadri erano grosso modo un ettaro, si cercava quindi di recuperare dalla montagna terreno da coltivare per piantare il granoturco, per prendere la legna, utilizzando un po’ tutte quelle che erano le risorse naturali a disposizione. Oggi noi, andando per sport e diletto su sentieri, troviamo ancora la presenza di attività passate, come i muretti a secco, i resti di carbonaie, alberi da frutto che sono stati per forza piantati da qualcuno. La necessità quindi è quella di dare sostegno e forza alla risorsa turistica dei sentieri per far conoscere a chiunque venga qui la nostra storia e la gente che ha vissuto e che vive il territorio”.
Occorre ricordare infatti che fra le varie attività istituzionali del Cai c’è quella della manutenzione dei sentieri, sia come pulizia sia come cartellonistica, svolta in collaborazione e in supporto all’Unione montana. “E non solo – spiega Giappichelli – ci impegneremo a tenere il bosco pulito e contribuiremo alla cultura del rispetto e della salvaguardia della flora e della fauna locale. Chiunque voglia darci una mano è il benvenuto”.
Attualmente il Cai Mugello ha un comitato coordinatore formato da Giappichelli, da Simone Gucci, Paolo Faini, Stefano Tagliaferri, Beppe Ronconi e Dario Cenci, ma già in diversi hanno dato disponibilità a collaborare. “Ci sono gli elementi e le condizioni per lavorare sin da subito – conclude Giappichelli – partiremo con la pulizia dei sentieri e la cura e il rinnovo della segnaletica. Poi organizzeremo delle gite e altre iniziative pubbliche nel bosco. Ci avvarremo dell’istituto di Casa d’Erci per svolgere dibattiti e incontri culturali. Siamo già d’accordo poi per far venire a Luco il Coro della Martinella, che ha cantato a Palazzo Madama, un’altra importante occasione per avvicinare le persone alla montagna”.
Fabrizio Nazio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 1 Febbraio 2020
bUONGIORNO,
MA AVETE GIà UNA SEDE A CUI FARE RIFERIMENTO?
sI POSSONO PAGARE LE QUOTE ASSOCIATIVE?
nON HO TROVATO INDICAZIONI IN MERITO.
gRAZIE
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