Flop del mercato di San Lorenzo. Il vicesindaco: “Non lo rifaremo più”
BORGO SAN LORENZO – Un vero e proprio flop il mercato straordinario in occasione del patrono del comune. Proprio quest’ultimo, in questa giornata di festa è stato protagonista delle polemiche riguardanti le pochissime bancarelle in piazza del mercato messe ancor più in evidenza dal successo dello “svuota cantine” della ProLoco e dalle iniziative del Comitato San Lorenzo al Foro Boario.
La domanda quindi sorge spontanea: forse sarebbe stato meglio non far niente, evitando di chiudere un tratto di strada per tre banchi privi di acquirenti?
“Sembra sia stata fatta un po’ di confusione – dichiara il vicesindaco ed assessore allo Sviluppo Economico Enrico Paoli – i festeggiamenti del Patrono, organizzati dalla ProLoco e dal Comitato San Lorenzo, ai quali va il ringraziamento della amministrazione comunale, sono una cosa. Il mercato un’altra. Ovviamente, che quest’ultimo non abbia più senso, lo abbiamo presente già da tempo. Purtroppo per legge non possiamo rimuoverlo finché non avremo un nuovo piano di commercio. Si tratta di un lavoro lungo, a cui già stiamo provvedendo al massimo delle possibilità, impegnandoci perché sia pronto entro il prossimo anno. Fino ad allora siamo obbligati a mantenerlo poiché, ripeto, rimuoverlo infrangerebbe le regole”.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 10 agosto 2016
Non lo faremo più è una affermazione forte. Magari si dovrebbe riflettere sul sovrapporsi delle manifestazioni. Al foro boario sono 20 anni circa che tutti gli anni viene proposta una manifestazione per “vacanzieri”urbani più o meno obbligati a restare in paese. Il mercato ha sempre fatto parte delle attrazioni. Si è sempre saputo che i mercati straordinari possono fallire (per esempio se il 10 cade di sabato tutti i banchi sono a sesto). Trovo particolare lo spostamento di una manifestazione che viene fatta l’ultima domenica del mese al secondo mercoledì, con la coincidenza del mercatino dei bambini che da anni veniva fatto al foro boario. Chi da i permessi dovrebbe anche interrogarsi su cosa altro c’è, non dico in provincia ma almeno nello stesso paese a distanza di cento metri. Prima di dire non lo faremo mai più sarebbe meglio non autorizzare troppe manifestazioni in contemporanea. Anche perché in parte si offende chi per anni ha cercato di dare anche poco ma qualcosa a tutte le persone che rimangono in paese dal 5 agosto a ferragosto.