Frodi nelle strutture per migranti. Nei guai Cenacolo Onlus e Consorzio Co&So
MUGELLO – Operano anche in Mugello, nella gestione di varie strutture di accoglienza, due realtà cooperative oggi coinvolte in un’indagine su presunte frodi nei centri per migranti.
Questa mattina 30 agosto i comandi provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Firenze hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Gip del Tribunale di Firenze, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di quattro indagati che hanno ruoli nell’ambito di cooperative e società attive nel settore dell’erogazione di servizi a favore dei richiedenti asilo, per “frode nelle pubbliche forniture”.
L’indagine era partita nel 2014 da Lastra a Signa su soggetti aggiudicatari di bandi di gara indetti dalla Prefettura per la gestione dei servizi di prima accoglienza nei confronti di migranti extracomunitari. Le attività ispettive sono iniziate proprio a seguito di testimonianze acquisite direttamente dai fruitori dei centri di accoglienza gestiti dalle cooperative e società i cui amministratori sono ora indagati. Due dei quattro sono agli arresti domiciliari, i soci della Eurotravel bed&breakfast srl, Davide e Ottorino Santetti. Gli altri sono stati colpiti dalla misura interdittiva di divieto temporaneo di esercitare impresa e di ricoprire incarichi direttivi. Si tratta dei presidenti di Matteo Conti e Lorenzo Terzani, presidenti rispettivamente de Il Cenacolo Onlus e del Consorzio Co&So, realtà che operano anche in Mugello da tempo.
I Carabinieri e le Fiamme Gialle hanno rilevato una non corretta erogazione dei servizi previsti e le pessime condizioni igienico-sanitarie dei locali. E’ stata accertata anche la presenza di ospiti in sovrannumero rispetto alla capienza massima prevista dalle singole strutture. A questo si è aggiunto quanto è emerso da indagini partite dal 2017 che hanno permesso di riscontrare molteplici irregolarità di natura penale e fiscale a carico delle cooperative e un’incompleta giustificazione degli oneri sostenuti per l’erogazione dei servizi, la mancata documentazione dei costi per il personale impiegato nelle attività, la non erogazione dei pocket money nei confronti di almeno 300 migranti per l’impossibilità di identificazione, l’omessa fornitura della tessera/ricarica telefonica di 15 euro per ogni persona ospitata, la registrazione contestuale di alcuni soggetti in diversi centri di accoglienza, situati in varie località.
Plausi dal Prefetto di FIrenze Laura Lega che ha detto: “L’importante operazione conferma la forte azione di controllo esercitata costantemente dallo Stato sulla gestione del sistema di accoglienza per garantire la repressione di ogni forma d’illegalità”.
Fabrizio Nazio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 30 agosto 2018