Carla Gabellini e la sua esclusione dal direttivo Pd di Vicchio
VICCHIO – Carla Gabellini, già tesoriera del Partito Democratico di Vicchio, invia in redazione questa lettera, nella quale accusa il nuovo segretario Ettore Rosari di averla esclusa dalla sua squadra. Nonostante, afferma, il lavoro svolto negli ultimi anni per risanare le finanze locali del partito e senza ancora aver provveduto a sostituirla:
Sono già passati due mesi da quando è stato eletto (per fortuna, non con il mio voto) il nuovo segretario del Partito Democratico di Vicchio, tal Ettore Rosari, e sono due mesi che lo stesso non ha ancora provveduto alla nomina del nuovo tesoriere all’interno del suo partito.
La buona regola prevede che il tesoriere venga nominato al momento del congresso, quando viene presentata la lista della squadra (che affiancherà il segretario per tutto il suo mandato), alla presenza degli iscritti al partito delegati al voto.
Se al congresso questo non avviene, la nomina va fatta all’interno del gruppo dirigenziale, nell’ambito del direttivo, non più tardi di una settimana. Ma per Rosari la parola “buona regola” è molto flessibile e lui, giustamente, la interpreta a modo suo.
D’altronde, il segretario adesso è lui e per cinque anni dobbiamo stare alle sue regole. Ma forse la nomina non è ancora avvenuta, poiché Rosari sta tergiversando e valutando la possibilità di cambiare ruolo: che voglia lui stesso ricoprire la carica di tesoriere?
In questo caso non ci sarebbe da meravigliarsi, visto che con il suo recente rientro nel partito (con il ruolo di segretario del Segretario di allora, oggi sindaco), ha fatto intendere più volte che tale ruolo gli interessa molto. Fra l’altro è uno dei punti sul quale ci siamo scontrati più volte.
Certo, ricoprire oggi il ruolo di tesoriere del PD di Vicchio dovrebbe risultare più semplice, rispetto all’anno in cui sono entrata a farne parte io, nel febbraio 2021. All’epoca, le casse del Partito erano in una situazione debitoria disastrata, grazie anche al contributo di Rosari, il quale non si peritò di “abbandonare la nave” al sorgere del primo disguido interno (anno 2020), avvenuto pochi mesi dopo la formazione del Direttivo.
Quindi, anche a causa del suo abbandono, la situazione è precipitata e sono iniziati ad apparire una serie di debiti: IMU, TARI, Condominio, spese elettorali da saldare, arretrati di tessere da pagare al Metropolitano e bollette di luce e gas che hanno comportato una cifra molto importante.
Solo una persona “incosciente” come la sottoscritta poteva mettersi in testa con caparbietà di riuscire a rientrare da quel debito, nel periodo relativamente breve del proprio mandato; al termine del quale, non solo è stato registrato un sensibile avanzo di cassa, ma sono stati creati i presupposti per coprire le spese negli anni a venire.
Rosari, ovviamente, non sa la fatica e le difficoltà che “l’incosciente” ha dovuto affrontare nel trovare i soldi per estinguere tali debiti. Non conosce le difficoltà incontrate nel proporre e attuare l’idea di mettere a reddito una parte non utilizzata della sede del partito e darla in locazione alla persona giusta.
E neppure sa del ”muro di gomma” che “l’incosciente” ha dovuto abbattere, mettendo in pratica lo statuto del Partito, ove si dice che “ogni amministratore eletto col Partito Democratico deve versare nelle casse del Partito una percentuale dei propri emolumenti (che va dal 5% al 10%)”, regola mai applicata in precedenza. Come non sa del sacrificio di un intero anno di tesseramento fatto in solitario.
Ma forse Rosari finge di non sapere e gli torna più comodo far credere che in quegli anni era altrove e le sue priorità non riguardavano certo le difficoltà del Partito.
Ma dopo tutto questo gran lavoro svolto con passione, sono due i punti che non riesco a buttar giù:
1) che Rosari mi abbia comunicato soltanto due ore prima del congresso che non avrei più fatto parte della squadra;
2) che mi abbia detto che la sua scelta è stata dettata dalla voglia di “rinnovamento all’interno del direttivo “, mentre il rinnovamento ha riguardato solo sette persone su quattordici.
Resto in attesa di una spiegazione più convincente e dell’imminente nomina del nuovo tesoriere.
P.S.: in Marina, il capitano che abbandona la nave viene condannato.
A Vicchio, invece, si premia…
Carla Gabellini (l’incosciente), ancora Tesoriere del PD di Vicchio fino a nuova nomina.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 31 Gennaio 2025
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