MUGELLO – L’associazione mugellana “Diamoci una zampa” ha lo scopo di operare in difesa degli animali del territorio, in particolare cani e gatti, dei loro diritti e di sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere la cultura del rispetto. Altro punto importante portato avanti dall’associazione è la lotta al randagismo e all’abbandono, denunciando ogni forma di violenza e/o sfruttamento sugli animali e si propone di promuovere ogni forma di aiuto nei confronti di proprietari di animali bisognosi di assistenza e che non possono provvedere autonomamente.
Nascono però alcune problematiche. Lo racconta il presidente Claudia Avellini: “Il primo problema riguarda la sterilizzazione dei gatti che vivono in libertà. Dovrebbe essere effettuata dal Servizio Veterinario dell’Azienda Asl comunale o da medici veterinari convenzionati con il comune invece, fino a poco tempo fa, nonostante la presenza dell’Asl Veterinaria Mugello, siamo stati costretti a portare gli animali fino a Pratolino. Da poco siamo stati informati che saremo obbligati a portare i gatti fino a Firenze in viale Corsica – a 50 minuti di viaggio in auto, senza considerare il traffico -. Non c’è dubbio che non avere un’Asl attiva sul territorio provochi molti disagi: non tutti possono permettersi di perdere una mattinata per portare i gatti a sterilizzare, non tutti hanno una macchina sempre a disposizione e tante colonie sono sotto la tutela di persone che non possono o che non si sentono in grado di affrontare questo viaggio. Chiediamo quindi che l’Asl Veterinaria Mugello si adoperi per offrire il servizio di sterilizzazione per gli animali presenti sul territorio nel territorio, occorre probabilmente un numero telefonico dedicato esclusivamente alle colonie feline del Mugello, sia per le sterilizzazioni sia per la cura degli animali ammalati. Il Mugello è un’area molto vasta ed i volontari si stanno veramente mobilitando per bloccare un fenomeno di randagismo sempre più dilagante, ma riteniamo che non sia possibile continuare in queste condizioni che disincentivano il nostro operato, abbiamo la necessità di avere un vero servizio che ci aiuti, servizio che sarebbe già dovuto essere presente. Aiutare i volontari a rendere le sterilizzazioni più fattibili porterebbe vantaggi a tutti: si ridurrebbero i problemi di convivenza tra cittadini e colonie feline; colonie poco numerose sono più gestibili, le persone che se ne occupano possono avere un controllo diretto maggiore su tutti gli animali; riduzione degli inconvenienti igienico sanitari; diminuzione dei randagi e la diminuzione delle probabilità che si diffondano malattie feline infettive come la Fiv e la Felv”. Il secondo problema riguarda la necessità di avere un luogo di prima accoglienza per gli animali del Mugello.
“Pochi giorni fa – continua il presidente Avellini – sul giornale online ‘Il Filo del Mugello’ (articolo qui) , ho letto un articolo nel quale si rendeva noto che a Firenzuola, la Giunta comunale ha stanziato 500 euro a favore dell’associazione ‘Amici degli animali’ per sostenere l’attività che viene anche supportata in vari modi come l’acquisto e la messa a disposizione di gabbie per le catture o lo stazionamento, la concessione dell’utilizzo di automezzi comunali per il trasporto degli animali, l’erogazione di piccoli contributi economici e soprattutto la concessione in comodato d’uso del locale degli ex macelli. Noi, non chiediamo che dall’oggi al domani ci vengano regalate gabbie trappola – già comprate privatamente -, ma non possiamo aiutare tutti coloro che ce lo richiedono senza avere una struttura alla quale appoggiarci. Ci chiamano per cuccioli da portare in sicurezza, per animali sbattuti fuori di casa, per femmine gravide che hanno bisogno di un posto sicuro dove partorire, per abbandoni… e anche solo aspettare i tempi giusti prima di poter liberare sul territorio gli animali sterilizzati è un problema. È da qualche anno ormai che ci occupiamo di animali, fino ad ora abbiamo portato i più bisognosi in casa, dovendo dare anche delle priorità. Tutte le volte abbiamo dovuto improvvisare la realizzazione di Box nelle stanze meno usate o più idonee, ma siamo arrivati, fortunatamente, ad un livello di popolarità tale che non riusciamo a fronteggiare ogni richiesta, non possiamo rispondere ad ogni richiesta di aiuto, solo ed esclusivamente perché ci manca una struttura che ci possa fare da base. Tantissime persone sono interessate e stimano il nostro operato, ci chiedono come possono aiutarci, vorrebbero portarci coperte, cibo, ripari, ma tutto questo non è ancora possibile purtroppo. Spero che portando alla luce queste due serie problematiche e mancanze sul territorio Mugellano si possa finalmente collaborare per ottenere un valido risultato”. (qui per vedere il lavoro dell’associazione).
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 26 febbraio 2018