MARRADI – Sabato 25 maggio la strada regionale Firenze Faenza si è di nuovo animata per accogliere, dopo l’interruzione dell’anno scorso, la 49esima edizione della “100 km del Passatore”. Questa importante via di comunicazione, che nell’ultimo anno è stata spesso ricordata per i tanti problemi conseguenti al terribile alluvione del maggio 2023, finalmente si è rivestita a festa per i 2.894 atleti che, partendo da Piazza del Duomo a Firenze, si sono arrampicati in terra toscana, per poi scendere nella piana romagnola, tagliando il traguardo nella piazza principale di Faenza, Piazza del Popolo.
Un pubblico numeroso e festoso ha accolto e condiviso lo sforzo dei molti partecipanti, con quell’entusiasmo proprio delle prime edizioni. La storica Jeep faceva da battistrada alla corsa con “Re Giorgio Calcaterra”, attuale direttore di gara, titolo guadagnato dopo ben 12 vittorie consecutive, inconfondibile col capellaccio del Passatore e col megafono ad annunciare lo svolgersi dalla corsa. Il vincitore, in 7 ore 10 minuti e 57 secondi, è stato Federico Furian seguito da Massimo Giacopuzzi e da David Colgan. Fra le donne Federica Moroni, 13° Assoluta, è arrivata a meno di un’ora dal vincitore, seguita da Serena Natali e Silvia Luna, veramente atlete eccellenti.
La bellezza di questa manifestazione, oltre al naturale e tifo per l’uno o l’altro, è il convolgimento dei molti paesi che si snodano lungo il cammino da Firenze a Faenza. Lungo il tracciato, infatti, sono stati allestiti vent’un posti di ristoro, 18 punti sanitari e e dodici di massaggio, organizzati da associazioni, gruppi e associazioni sportive, con il coinvolgimento di oltre cinquecento volontari.
Gli atleti maradesi partecipanti per lo più appartengono alla “Tosco Romagnola”, società nata quasi per caso della passione di alcuni amici, che dal 2008 si fa onore negli sport di sudore e fatica: podismo e ciclismo. In questi anni tante sono state le gare vinte, ma in particolare hanno vinto i rapporti umani, che hanno visto unirsi le due regioni, in un sodalizio che elimina ogni confine.
Gli iscritti non si limitano a correre o a pedalare, ma hanno organizzato molte manifestazioni: prima fra tutti la cicloturistica di Marradi, la mezzofondo di Bresighella, con centinaia di partecipanti.
Il presidente Massimiliano Zaccarini, per tutti Memmi, sostiene che i buoni risultati ottenuti, derivano dal fatto che gli atleti, oltre a non avere paura della fatica, condita da tanta passione, respirano un’aria speciale “l’aria tosco romagnola”. Nella Cento chilometri, la Tosco Romagnola si è comportata benissimo, questi gli atleti partecipanti: Benericetti Alessandro, Naldi Alessandro, Betti Thomas, Yuri Fabbri, Gabriele Gurioli (un ex marradese abitante a Marostica, ma che è rimasto legato alle sue origini e non ha voluto mancare all’importante appuntamento), infine la bravissima Ceccherini Paola.
Abbiamo incontrato Benericetti Alessandro, che abita proprio sulla linea di confine tra le due regioni: a San Martino punto. Alessandro, campione italiano categoria “sm 45”, si è si è piazzato quattordicesimo, un grande successo. E mentre ci racconta la gara sono ancora percepibili le emozioni vissute: dalla paura di non farcela all’esaltazione al traguardo. La sua storia sportiva parte nel 2012 a 36 anni, Alessandro non aveva mai praticato sport, anche per il lavoro di muratore coinvolgente e faticoso. Poi, pensando agli anni che passavano, si è dedicato alla bicicletta, ma con poco interesse. Poi invece ha iniziato a correre, grazie anche ad amici che praticavano questo sport con buoni risultati. Dapprima era solo un modo di trascorrere il tempo libero, nelle bellezze dei nostri paesaggi, poi, chilometro su chilometro, è scaltata la voglia di partecipare alle prime gare. L’obiettivo era sempre la 100 km: fin da piccolo infatti era affascinato da quegli uomini e donne che sfidavano se stessi in un percorso coinvolgente del fisico e della mente.
“Nel 2015 – afferma – ho partecipato per la prima volta alla maximaratona, ma non era ancora pronto e mi sono ritirato durante la gara. Ho riprovato nel 2016 e negli anni successivi, con ottimi piazzamenti, ed ecco che siamo al presente”.
Quel bambino di tanti anni fa è ancora “impallinato” per la “Cento”. “Ho affrontato la nuova sfida – continua – con molto entusiasmo, sono arrivato quattordicesimo al traguardo con il tempo di 7 ore e 53 minuti. Ma ancora una volta non è importante il traguardo, ma il cammino: fatto prima di tutto dalla solidarietà dei miei amici, che hanno corso insieme a me a piedi o in bicicletta, che mi hanno incitato e sostenuto, in particolare nel tratto fra Ronta e il Passo della Colla, quando i piedi sembravano non rispondere più alla mia mente. La cosa più bella rimane l’incontro con la gente, anche i tanti sconosciuti, con la loro gioia, le loro parole di incitamento, in una specie di fratellanza che allontana ogni sacrificio”.
Anche gli altri atteti locali sono stati accolti nell’entusiasmo generale, in particolare Alessandro Nardi, piazzato 640esimo. Per lui, davanti all’abitazione della sorella, era stata allestita un’allegra festa e quando è transitato ha ricevuto una corona d’onore. Per una notte tutti sono diventati piccoli eroi di un’unica comunità.
Fedora Anforti
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 28 Maggio 2024






