I Docenti di Scienze del Giotto Ulivi scrivono a “Governo, Deputati, Senatori e Sindacati”
Pubblichiamo integralmente la lettera aperta che i docenti di Scienze Naturali dell’I.I.S. “Giotto Ulivi” di Borgo San Lorenzo (FI) scrivono “in difesa della loro professione”:
“Vi scriviamo in qualità di docenti di Scienze naturali – classe di concorso A060 in servizio presso l’I.I.S. “Giotto Ulivi” di Borgo San Lorenzo (FI).
Alcuni di noi si sono abilitati per la classe di concorso A060 (Scienze naturali, chimica, geografia e microbiologia) grazie al superamento del concorso ordinario bandito nell’anno 1999 (D.D.G. 1.04.1999 in G.U. 13.4.1999); altri di noi si sono abilitati con concorsi ancora precedenti.
Vogliamo qui discutere del concorso del 1999, che richiedeva una solida preparazione nelle seguenti materie: Chimica e Mineralogia, Biologia, Scienze della Terra, Microbiologia, Biogeografia, Geografia antropica, Geografia regionale, Geografia economica. Facciamo presente che nei concorsi precedenti esisteva un ancor più ampio ventaglio di materie per le quali si veniva abilitati all’insegnamento.
In questi giorni sta circolando la bozza delle nuove classi di concorso. La classe di concorso A060 – Scienze naturali, chimica, geografia e microbiologia diventerà la classe A050 – Scienze naturali, chimiche e biologiche.
Come appare subito evidente dal confronto tra la dicitura della vecchia e quella della nuova classe di concorso, non sarà più possibile insegnare Geografia in nessuna scuola del territorio nazionale.
Inoltre anche l’insegnamento della Chimica è fortemente penalizzato, in quanto non ci sarà più possibile insegnarla nei Tecnici e nei Professionali, anche per i Licei, nell’ultima bozza delle classi di concorso, non si parla più di Chimica ma solo di Scienze naturali.
Addirittura nella bozza è previsto che, ad esaurimento dei titolari, chi possiede l’abilitazione nella nuova classe di concorso A34 – Scienze e tecnologie chimiche possa insegnare Scienze naturali nelle classi dei Licei Scientifici opzione Scienze applicate, che dovrebbero invece spettare d’ufficio alla nostra classe di concorso.
Quindi ci dobbiamo attendere un futuro, piuttosto vicino, in cui non potremo più insegnare Geografia e Chimica nella scuola pubblica italiana.
La classe di concorso A060 (Scienze naturali, chimica, geografia e microbiologia), già penalizzata dalla riduzione del monte ore, a seguito dell’introduzione del riordino della scuola secondaria superiore dall’a.s. 2010/2011, sarà ulteriormente penalizzata quando saranno applicate le nuove classi di concorso.
Tutto questo comporterà la perdita di numerose cattedre di docenti A060.
La mancata attribuzione degli insegnamenti di scienze integrate (Fisica), scienze integrate (Chimica) e Geografia nel biennio degli istituti tecnici e professionali non solo ha trasformato la classe di concorso A060 in un serbatoio di soprannumerari, ma è anche lesiva della professionalità e dell’esperienza acquisita da molti docenti, oltreché causa di danno erariale, in quanto vengono al loro posto assunti supplenti o addirittura immessi in ruolo nuovi docenti.
Noi docenti della classe A060 abbiamo superato un regolare concorso nel 1999 e perciò ci siamo abilitati all’insegnamento delle Scienze naturali cioè di Chimica e Mineralogia, Biologia, Scienze della Terra, Microbiologia, Biogeografia, Geografia antropica, Geografia regionale, Geografia economica.
Per anni abbiamo insegnato queste discipline scientifiche con passione e professionalità con il fine di far acquisire il senso del metodo scientifico attraverso l’attività sperimentale, pur dovendo lottare continuamente con difficoltà oggettive come la mancanza di strutture adeguate
La cosa migliore a nostro avviso è quella di dare la possibilità di insegnare a più classi di concorso, senza subordine alcuno di una rispetto all’altra: Geografia alle attuali classe di concorso A060 e A039; Chimica alle attuali classi di concorso A060 e A013.
Qualsiasi docente, sia per motivi legati al riconoscimento della propria professionalità, sia per un efficace utilizzo delle risorse umane (con conseguente ricaduta sul contenimento della spesa pubblica), deve poter continuare ad insegnare tutte le discipline previste dall’ordinamento al momento in cui ha conseguito l’abilitazione.
Infatti, in una qualsiasi professione per la quale lo Stato italiano richiede e rilascia un’abilitazione, è impensabile che, in un momento successivo, questa sia revocata o che vengano ridotte le attività che possono essere svolte in virtù della stessa.
Distinti saluti.
Borgo San Lorenzo, 14.09.2015
prof. Luigi Cenerelli
prof.sa Cristina Carlà Campa
prof. Marco Magherini
prof. Claudio Mercatali
prof. Michele Santoro
prof. Antonio Salimbeni
Docenti di Scienze naturali (classe A060) titolari presso I.I.S. “Giotto Ulivi”
via Caiani 64/66
50032 Borgo San Lorenzo (FI)”
Fabrizio Nazio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 14 Settembre 2015