Il Bosco ai Frati riparte. Allestita una cappella per la Messa
SCARPERIA E SAN PIERO – I danni del recente terremoto hanno fatta dichiarare inagibile la chiesa del convento a Bosco ai Frati (articolo qui). Nell’attesa delle relazioni dei tecnici che hanno effettuato i sopralluoghi, per meglio capire quale dovrà essere l’intervento di restauro, e dopo aver messo in sicurezza le opere d’arte (articolo qui) la comunità di Bosco ai Frati riparte da una piccola cappella allestita nella sala delle catechesi.
Si tratta della ex scuderia del complesso francescano, anch’essa danneggiata da un terremoto, quello del 2009, poi restaurata con criteri antisismici, quindi oggi in piena sicurezza. Fino ad una settimana fa era uno spazio multifunzionale, usato appunto per le catechesi e come sala per conferenze (50 posti/sedute), in occasione di eventi religiosi e culturali organizzati con le attività del luogo. Nel mese di novembre aveva accolto, per la notte, un gruppo di 38 scouts di una parrocchia dell’Isolotto, Firenze.
La fede, la forza di volontà dei fedeli, aiutati dai volontari di Bosco ai Frati, hanno consentito, in 72 ore, di trasferire parte dell’arredo della chiesa in questo spazio e, fin da giovedì, subito era stata ripresa la celebrazione della Messa pomeridiana feriale alle ore 16:00. Adesso, in questo momento di incertezza per la decisione presa dagli attuali frati francescani residenti di lasciare il convento, almeno fino al prossimo 6 gennaio, sono confermati gli orari delle Sante Messe e di tutte le altre celebrazioni in vista del Natale e dell’Epifania. Per ora la storia continua.
Una situazione non facile, per certi aspetti critica, ma non c’è rassegnazione. “L’impegno costante nelle piccole cose è una virtù grande e eroica”, scrisse San Bonaventura da Bagnoregio (un po’ anche da Bosco ai Frati), da qui si deve ripartire. I frati francescani, ancora una volta, ringraziano tutti coloro che sono stati vicini al caro luogo, da quelli che hanno lavorato per mettere in sicurezza le opere d’arte arte, a coloro che si sono fermati per lasciare una parola di incoraggiamento e conforto, a tutti gli altri che hanno scritto e telefonato.