Il comune di Londa in difesa dei piccoli comuni
LONDA – E’ stato approvato all’unanimità nel consiglio comunale londese un ordine del giorno dove si afferma la necessità di rafforzare il ruolo dei comuni e non il loro smantellamento. Ad essere minacciati di fusione forzosa infatti sono tutti quei comuni con meno di 5000 abitanti, nei nostri territori, oltre Londa, anche Firenzuola, Palazzuolo Sul Senio e Marradi: il deputato Pd Emanuele Lodolini, componente della commissione Finanze di Montecitorio, ha presentato infatti un disegno di legge che per “ridurre l’elevata frammentarietà dei comuni italiani” vorrebbe prevedere “la fusione obbligatoria per consentire un miglioramento della qualità e dell’efficacia dei servizi offerti ai cittadini”.
Ma dal piccolo comune londese arriva un appello deciso per non procedere a fusioni obbligatorie e indiscriminate “in una fase storica come quella che stiamo vivendo – si legge nel testo del documento approvato nel consiglio comunale – caratterizzata dal progressivo allontanamento dei cittadini dai luoghi decisionali, dall’irruzione dei poteri economico-finanziari nei processi di governo, dal diffondersi di sentimenti diffusi di antipolitica che alimentano i populismi, è necessario un rafforzamento del ruolo dei comuni, cioè l’esatto contrario del loro smantellamento”. Secondo il consiglio di Londa è necessario mantenere il “presidio democratico” dentro le comunità locali e rilanciare i consigli comunali come luogo di partecipazione politica e democratica: “La democrazia e i piccoli comuni non sono un costo, ma un presidio del territorio e un punto di riferimento di tutti i cittadini”.
Spiega il sindaco Alesandro Murras: “Questo ordine del giorno vuole chiarire la contrarietà dei piccoli comuni al progetto di legge Lodolini. Noi siamo favorevoli invece alla proposta di Realacci che propone un disegno di legge per tutelare i piccoli comuni”.
Fabrizio Nazio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 2 marzo 2016