Il futuro dell’accoglienza in Italia. Intervista a Luigi Andreini
BORGO SAN LORENZO – La questione “migranti” è da mesi in primo piano anche sul nostro territorio, e dopo il Decreto Salvini e le Disposizioni di qualche giorno fa del Prefetto di Firenze, la sorte di questi ospiti sembra più incerta che mai. Ne abbiamo parlato con Luigi Andreini, presidente del Progetto Accoglienza che da sedici anni gestisce il Villaggio La Brocchi per il progetto SPRAR dell’Unione dei Comuni del Mugello.
Puoi parlarci delle conseguenze che si prospettano con i nuovi indirizzi? Si parla ad esempio dello smantellamento degli SPRAR. “Tutto parte dal Decreto Sicurezza ed Immigrazione presentato da Salvini, che di fatto è uno smantellamento completo del sistema d’accoglienza. Gli SPRAR, riconosciuti a livello europeo come modello d’accoglienza ed integrazione, verranno ridimensionati diventando accessibili solo per chi ha lo status di rifugiato o sussidiario, mentre i CAS (Centri d’Accoglienza Straordinaria) verranno concentrati e di fatto rafforzati. Questa doppia operazione preoccupa tutti, dagli addetti ai lavori ai sindaci stessi, in quanto, con questo nuovo assetto, il peso dell’accoglienza e dell’accompagnamento ricadrà sui Comuni ed Enti coinvolti nei progetti.
Ma sono anche altre le preoccupazioni che questo decreto ci porta, come l’aver tolto il riconoscimento umanitario, l’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo e la possibilità di trasformare il permesso di soggiorno per motivi d’accoglienza in quello per motivi lavorativi.
Sembra quasi studiata la cosa per fare peggiorare la situazione, visto che già siamo in un clima di paura e pregiudizio studiato ad arte, facendo ricadere tutto sugli Enti locali. È un decreto preoccupante”.
È degl’ultimi giorni la disposizione del Prefetto di Firenze che impone per i richiedenti asilo presenti nelle strutture di rimanere all’interno dei centri dopo le 20. Voi come la state gestendo, visto che comunque è a carico dei gestori? “C’è da fare una precisazione prima: la disposizione del Prefetto di Firenze vale solo ed esclusivamente per i CAS, in quanto dipendono direttamente dalla Prefettura, mentre gli SPRAR ne sono esclusi. Detto questo, sicuramente è una disposizione che limita molto la libertà della persona e soprattutto va contro i principi stessi d’integrazione, sia nella nota che impone loro il rientro per tutti gli ospiti entro le ore 20.00, precludendogli di fatto la possibilità di partecipare ad attività culturali o sportive, ma anche nella nota dove si impone l’apertura dei pacchi consegnati tramite corriere davanti agli operatori, cosa che vìola il loro diritto alla privacy.
Credo che queste disposizioni siano da rivedere, poichè non hanno delle basi giuridiche di fondamento. Infatti l’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione ne ha chiesto la revoca”.
Quanti richiedenti asilo state gestendo con il vostro progetto? “In questo momento stiamo gestendo 59 richiedenti asilo su un totale di circa 113 beneficiari distribuiti nel progetto SPRAR dell’Unione dei Comuni del Mugello, che coinvolge Borgo San Lorenzo, Scarperia e San Piero, Barberino e Vicchio. Ma sono numeri in forte calo, visto anche la diminuzione negli arrivi nell’ultimo anno”.
Come si spiega questa crescente insofferenza della gente nei confonti dei profughi? “Secondo me è tutto legato alla non conoscenza del fenomeno. Ma anche, se non soprattutto, al non volerlo nemmeno conoscere o approfondire. In una situazione di difficoltà in cui sono alcune zone d’Italia, tramite il pregiudizio e la paura, loro sono diventati il capro espiatorio di problemi che non hanno creato. Purtroppo gran parte delle persone non hanno, mi verrebbe da dire, il tempo, ma in realtà si tratta di voglia, e la consapevolezza per ragionare ed approfondire le cause di questa situazione”.
Andrea Pelosi
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 26 ottobre 2018
caro andreini la popolazieone italiana la stara’ anche invecchando sempre di piu’ come dicono ma io ci credo poco perche in giro vedo un sacco di giovani…ma la disoccupazione le’ tanta e allora cosa si fara’ con tutti questi migranti?dove si mettono a lavorrare??come si fara a mantenerli ancora?non si puo’ reggere ancora tanto……..
Andreini, hai fatto il bisness coi poeracci. Ora basta, grazie