Il Mugello del futuro disegnato e proposto dagli studenti di Architettura
BORGO SAN LORENZO – Le prospettive di sviluppo per il Mugello sono state al centro, nella mattina di venerdì 22 Marzo, del seminario “Mugello Hub 24”, organizzato dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, che ha chiuso un ciclo sperimentale di progettazione riservato agli studenti del quinto anno del corso di Progettazione Urbanistica tenuto dal professor De Luca, in collaborazione con le architette Simona Ciubini e Lucrezia Gelichi (qui l’articolo sull’evento dello scorso anno). Tre i punti focali della mattinata: la premiazione del concorso letterario, incentrato sul tema Mugello, che ha coinvolto le classi terze, quarte e quinte dell’Istituto Giotto Ulivi, la presentazione dei lavori degli studenti di architettura e infine la tavola rotonda sullo sviluppo del Mugello alla quale hanno partecipato amministratori e rappresentanti del tessuto produttivo del territorio.
L’iniziativa, infatti, ruota intorno ai lavori dei futuri architetti, che hanno immaginato e progettato uno sviluppo del territorio a partire sia dall’idea di un Hub ferroviario del Mugello, che i giovani urbanisti posizionano intorno alla stazione di San Piero a Sieve, sia da uno sviluppo legato alla proposta di un Hub motoristico e museale legato alla tradizione del circuito stradale del Mugello. Al centro della riflessione sviluppata intorno ai progetti degli studenti universitari, comunque, è stato il tema della mobilità. Vista dai futuri architetti come uno sviluppo e velocizzazione dei collegamenti con Firenze, integrati da un sistema di mobilità tra i vari centri del Mugello. Il tutto declinato in lavori più o meno visionari e di lungo periodo, come quelli che prevedevano ad esempio una fermata mugellana della linea ad Alta Velocità, sul modello della mediopadana.
“Il Mugello – sottolinea il professor De Luca a margine della presentazione – è un’area interna fortemente in sviluppo, con industrie manifatturiere che esportano a livello mondiale. Serve – aggiunge – un cambio di prospettiva culturale fortemente legata ai servizi, non solo a quelli di prossimità, ma infrastrutture veloci che mettano in relazione territori diversi, realtà diverse, in tempi accettabili. Con i ragazzi abbiamo ascoltato le realtà locali ed è emerso che tra le debolezze del territorio vi è la carenza di infrastrutture veloci di collegamento, sia verso Bologna che verso Firenze; da qui l’idea di un hub intermodale”.
Idee che sono state poi alla base della tavola rotonda alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il presidente dell’Unione dei Comuni del Mugello, Stefano Passiatore, il sindaco di Scarperia e San Piero, Federico Ignesti, la vicesindaco di Barberino di Mugello, Sara di Maio, Fabio Boni, del consiglio di Confindustria Mugello, Leonardo Manfriani, del Banco Fiorentino ingegneri ed architetti. Durante la discussione Ignesti ha ricordato la mancanza di una vera politica nazionale per gli enti locali e la necessità di una visione veramente metropolitana del problema dei trasporti, che vada oltre i particolarismi locali. Citando l’esempio della strada Legri Carlone che, ha spiegato, avrebbe permesso ai mugellani di risparmiare tempo negli spostamenti verso alcune zone di Firenze, e che non può essere stoppata, ha detto, dal comune di Calenzano (qui l’articolo con le perplessità espresse dal sindaco di Calenzano). Concetti condivisi anche dal rappresentante di Confindustria, Fabio Boni, che ha sottolineato però anche il contrasto tra le esigenza, condivise, di ripopolare e sviluppare il Mugello e una politica regionale che blocca invece lo sviluppo urbanistico dei territori, bloccando la realizzazione di nuovi volumi. Boni ha citato anche l’esempio di Scandicci, che dopo la realizzazione della tramvia si è fortemente sviluppato ed ha aumentato il proprio Pil pro capite.
Altro elemento centrale, e molto profondo, della mattinata è stata la premiazione del concorso letterario a tema Mugello per gli studenti del Giotto Ulivi, che vedeva in giuria la professoressa Maria Luisa Vallomy e lo scrittore Sergio Fanara. Sul palco sono quindi saliti i giovani scrittori. E il primo posto è andato a Elisa Pantuliano, della 4E, che ha letto il suo lavoro e coinvolto la platea con il suo stile letterario che ha suscitato anche i complimenti della giuria. Premiati anche Sara Badiali e Benedetta Ignesti della 3 F e Valeria Lulai della 2 M.
Ma durante la mattinata ci sono stato altri momenti importanti e coinvolgenti. Come l’intervento di padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte, a Firenze, o la testimoniznza di Sergio Fanara, che ha ricordato la sua gioventù in Sicilia negli anni in cui a Palermo si svolgeva una vera e propria guerra tra lo Stato e la mafia, rammentando molte delle sue vittime e incitando i ragazzi presenti alla cultura della legalità.
A margine dell’iniziativa, poi Padre Bernardo ha ricevuto in dono dal fotografo mugellano Francesco Noferini, un libro sulla chiesa di San Miniato a Monte, realizzato in occasione di una mostra fiorentina, e un libro sugli itinerari del ‘900 in Mugello.
Da segnalare, infine, il saluto portato dal parlamentare fiorentino Federico Gianassi e quelli della vicesindaco di Borgo San Lorenzo, Cristina Becchi.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 22 marzo 2024
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