Interventi sulle principali piazze borghigiane. Omoboni rivendica: “Da decenni non ci veniva messo mano”

Nella foto da sinistra l’ingegnere Grazzini, l’architetto Becagli, il vicesindaco Paoli, il sindaco Paolo Omoboni e il comandante dei Vigili Bambi
BORGO SAN LORENZO – Proseguono gli incontri con la cittadinanza sulle scelte urbanistiche dell’Amministrazione borghigiana. Quello sulla riqualificazione delle quattro piazze (articolo qui) ha avuto molta meno partecipazione, appena una quindicina di persone, rispetto all’appuntamento sulle sulle piste ciclabili (articolo qui). Sostanzialmente un confronto di posizioni tra Enzo Squilloni, capogruppo della lista civica Borgo Migliore, a cui le scelte di questo sindaco non vanno poi più così bene, e le repliche del primo cittadino Paolo Omoboni che intende riaffermare il principio che “le decisioni potranno non piacere a qualcuno, ma ci siamo candidati anche per cambiare un po’ le cose a Borgo San Lorenzo”.

Nella foto, in estrema destra, Enzo Squilloni
Partiamo dai soldi, da chi finanzia i lavori. Rifare le piazze costa 900mila euro, 300mila euro verranno usati per pedonalizzare la strada davanti il Municipio, unendo il Comune ai giardini, sebbene il tratto resti carrabile per le necessità e le emergenze, come il passaggio di ambulanze. Le risorse le fornirà, attraverso un project financing, la ditta che vincerà il bando, della durata di tre lustri, sulla gestione dei parcheggi a pagamento del Capoluogo, che vale come incassi 240mila euro e porterà un aggio al Comune di 80mila euro (che continuerà a riscuotere anche le multe dei ‘vigilini’). Nel piano economico presentato dall’ingegnere comunale Emanuele Grazzini viene evidenziato che chi si aggiudicherà l’appalto dovrà considerare nei costi anche 75mila euro l’anno per ammortamento delle opere e 50mila euro di personale. Insomma, investirà 900mila euro per riprendere, in 15 anni, 486mila. L’Amministrazione comunale precisa che le tariffe rimarranno invariate. Probabilmente verrà previsto un allungamento della fascia oraria di un paio di ore, attualmente dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, e poi sarà dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19.30. Oltre piazza Curtatone e Montanara, i primi 15 minuti di sosta gratuita verranno provati in altre zone, anche se è stato rilevato con questa sperimentazione un mancato incasso del -30%.

L’architetto Becagli spiega il progetto di pedonalizzazione davanti al Municipio
Ma tornando alle piazze e al progetto preliminare presentato dall’architetto Becagli, principalmente tre sono state le osservazioni negative: quella sulle priorità degli interventi, con tutte le altre zone che ci sono da sistemare, non per ultima il rifare il giardino stesso e togliere dalle fogne i ciottoli che le intasano, che prima erano sui camminamenti e poi, negli anni, sono precipitati nelle grate; sul fare progetti che potrebbero creare congestionamenti alla viabilità senza aver redatto un piano del traffico; sull’unire così strettamente i giardini al Municipio, realizzando un’opera che, secondo Squilloni, “non serve a niente” e che, essendo stati realizzati separati e continuando ad esserlo per più di cento anni, “va contro a quella che è stata la struttura originaria di quest’area del paese pensata da Niccolai, Lorini, Chini”.

L’architetto Becagli spiega la nuova dislocazione dei banchi del mercato nei pressi di piazza Dante
Lunga la risposta di Omoboni: “Siamo partiti dall’idea politica di investire le risorse sulle piazze più importanti del nostro capoluogo e sui collegamenti fra queste. Piazza Vittorio Veneto (a cui verrà dedicato l’ultimo incontro sulle scelte urbanistiche dell’amministrazione borghigiana, il 19 di aprile ore 21.00 nella saletta comunale Pio La Torre in via Giotto, un’assemblea che si preannuncia infuocata), Dante, Gramsci e Martiri della Libertà, che rispondono ad altrettanti luoghi fondamentali dal punto di vista sociale come il Municipio, le scuole e la piazza delle Site. Sono luoghi in cui non sono stati fatti interventi da decenni, per il giardino si parla degli anni ’20. Credo che un’amministrazione oggi debba anche capire come migliorare queste piazze per renderle più decorose e funzionali anche in relazione ai bisogni attuali, non a quelli di 100 anni fa. Per quanto riguarda la lista delle priorità, se si fosse seguito i ‘desiderata’, si sarebbe arrivati a 7-8 milioni di euro, avendo 100 km di strade. Per questo ci siamo mossi per un progetto fattibile, sostenibile e realizzabile. 900mila euro è una cifra che può reggere. Se fossero stati 800mila avremmo fatto una scelta, magari si eliminava l’intervento in piazza Martiri della Libertà. Dopo l’input politico c’è stato lo studio tecnico. Non ci sarà il Niccolai, ma gli uffici si sono adoperati facendo una ricostruzione storico-architettonica. Per quanto riguarda la questione del traffico, penso che gli automobilisti sceglieranno i tragitti migliori. Sarebbe stato meglio avere un piano del traffico ma, su alcuni interventi, uno parziale è già stato fatto. Dal punto di vista della sosta in piazza Dante non è che si vada a modificare la situazione in maniera clamorosa o si facciano scelte su cui non si possa tornare indietro. Si toglie qualche posto blu, tre a disco orario e i posteggi degli amministratori, sui quali penso nessuno protesterà se vengono levati. Ovviamente la sperimentazione va in questa direzione: se si vede che c’è un problema di traffico, si cercherà di ristudiare la soluzione. Però credo che sia preferibile rendere piazza Dante pienamente vivibile e resto fautore dell’unità tra Municipio e i giardini. Tante persone frequentano queste due strutture che mi pare siano rese poco fruibili da una strada che passa nel mezzo ed è transitata da bus e mezzi pesanti, oltre che da auto. Si fa una scommessa consapevoli che ci siamo candidati anche un po’ per cambiare le cose. Noi si spera in meglio. Tuttavia serate come quella di stasera sono importanti perché come amministratori recepiamo osservazioni e ritorni utili. I progetti come questo non sono immodificabili. Ci sono gli spazi per qualche accorgimento. Certamente se ci sono delle risorse, rifaremo anche i giardini, ma bisogna puntare ad un’operazione di realismo. Noi si cerca di dare una visione, se volete anche nuova”.
Fabrizio Nazio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 18 aprile 2018