BORGO SAN LORENZO – La presentazione dei progetti per le “nuove” piazze di Borgo San Lorenzo non si può dire sia passata inosservata. Tanta gente, tanti residenti, e anche non poche obiezioni.
Soprattutto per le proposte di cambiamento che riguardano piazza Dante e piazza Vittorio Veneto.
Riassiumiamo: l’amministrazione comunale ha progettato importanti modifiche negli assetti di quattro piazze del capoluogo borghigiano:
(Cliccando su ciascuna piazza la scheda dei principali cambiamenti e le immagini di come si vuol trasformare la piazza).
Un intervento che complessivamente costerà 900 mila euro, che non saranno sborsati dal Comune in via diretta, ma attraverso un project financing con la ditta che gestisce gli spazi a pagamento, al quale si allungherà la durata del contratto, da 4 a 15 anni, aumentando i parcheggi a striscia blu, cinquanta in più, e aumentando la percentuale degli introiti a suo vantaggio (finora il Comune introita il 57% dei proventi delle soste a pagamento, e scenderebbe al 33%).
Ma non tutte le proposte hanno convinto i presenti, e soprattutto i residenti di “piazza dell’Agostini”, o piazza Vittorio Veneto. Perché molti di loro chiedono da anni lo spostamento delle Site, che causano rumore e inquinamento atmosferico. Ma il progetto prevede il mantenimento della presenza degli autobus, pur con una riduzione degli stalli, da dieci a sei, ed anzi la piazza servirà come riferimento anche alla Cap, perché il punto sosta in piazza del Poggio sarà soppresso (come la fermata davanti alle scuole elementari), a causa della pedonalizzazione del tratto di strada davanti al Municipio.
Su questo la gente si è fatta sentire. Preoccupa la mancanza di parcheggi sufficienti, preoccupa soprattutto la permanenza degli autobus nella piazza -anche se la giunta ha parlato di eliminazione del terminal, mantenendo solo il transito-, preoccupa il fatto che tutti dovranno uscire da via Trieste per immettersi sul viale. Ci si è lamentati dei mezzi che vengono tenuti accesi, della mancanza di controlli al riguardo. E alla fine dell’incontro, per smorzare i toni, il sindaco si è impegnato a promuovere un incontro tra residenti e gestore del servizio di trasporto.
Non sono mancate neppure obiezioni sul progetto riguardante piazza Dante: dubbi sul rischio di congestione del traffico a causa della chiusura del tratto davanti al comune, dubbi sullo spendere soldi per arredare lo spazio davanti al Municipio quando, è stato detto, i giardini sono, complessivamente, in uno stato pietoso. Con la richiesta di fare comunque una sperimentazione sugli effetti sul traffico, anche usando solo un paio di transenne, prima dell’intervento definitivo.
All’assemblea hanno partecipato il sindaco Omoboni, con gli assessori Pieri e Paoli, coadiuvati dai tecnici, ing. Grazzini e geom. Cerreti. E tra il pubblico, alla fine, si avvertiva una certa delusione, anche se in generale è stato riconosciuto il valore di cercare di dare una riqualificazione a questi importanti spazi urbani. E si è apprezzato l’impegno ad affrontare questioni che da tanti anni erano rimaste sospese, con un progressivo degrado degli spazi. E l’argomento è destinato a diventare un altro tema dibattuto nell’agenda politico-amministrativa borghigiana.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 31 gennaio 2018