La giovane che accusa il pievano di Pietramala è stata interrogata. La difesa chiederà una nuova perizia
FIRENZUOLA – Prosegue l’iter giudiziario per il caso dell’ex-pievano di Pietramala, don Emanuele Dondoli, accusato di abusi sessuali ai danni di una ragazza di 19 anni. L’interrogatorio della giovane -sotto forma di incidente probatorio- è durato oltre due ore con 70 domande formulate dalla difesa del sacerdote, poste dal giudice Sara Farini.
La difesa, avv. Francesco Stefani, ha poi dichiarato che le risposte fornite avrebbero confermato che la giovane sarebbe socialmente integrata, autonoma e in grado di mantenersi da sola e questo sarebbe in contraddizione con la perizia psichiatrica presentata dal consulente della procura, secondo la quale la giovane invece sarebbe affetta da disturbo dipendente di personalità: “Secondo noi, ci sono aspetti positivi per la difesa – dice l’avvocato Francesco Stefani – e un palese contrasto di consulenze. La nostra, sconfessa quella del consulente del pm e al gup chiederemo una nuova perizia»”. E’ già infatti fissata anche la data (4 dicembre) dell’udienza preliminare, dinanzi ad un altro giudice (Anna Liguori), appuntamento al quale don Dondoli arriva con la richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero Benedetta Foti.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 21 novembre 2019
Certo che c’è una curiosa,se non inquietante sequenza di eventi che coinvolgono Pietramala, esorcismi,esorcizzati e denunce.
Ha esordito Don Francesco che poi ha subito o percorso l’iter che tutti conosciamo.
È stato seguito da Don Dondoli che è solo all’ incipit.
Pietramala ha, con tutte le leggende che la avvolgono, una fama sinistra.
Un fatto è certo comunque.
Delle due l’una.
I parroci di Pietramala devono evitare attività legate al soprannaturale.
Oppure la Curia di Firenze deve porre maggiore attenzione all’atto di assegnare un sacerdote alla parrocchia della bella frazione di Firenzuola.
Dico questo con tutto il rispetto dovuto ad accusati, accusatori, inquirenti e parrocchiani.