FIRENZUOLA – Dopo la decisione della Regione di riaprire la discarica firenzuolina del “Pago” (articolo qui), per scaricarvi altre 240 mila tonnellate di rifiuti, il Mugello non resta in silenzio. E protesta ad alta voce. E con amarezza.
“Questa decisione non ci coglie di sorpresa – scrivono dal Comitato No discarica Il Pago – Sorprendente ed illogico è invece il collegamento dei conferimenti autorizzati, con i progressi nella differenziata da parte dei comuni dell’Ato toscana centro. Quanto più bravi saranno a differenziare, quanto più potranno rifilarci i loro rifiuti indifferenziati. Per assurdo dovremmo augurarci che non ne siano capaci affatto? All’amarezza della decisione in se’, si aggiunge la netta sensazione di un soprappiù di presa in giro… non si capisce quanto consapevole, ma non per questo meno bruciante. Chiaramente restiamo a favore dell’adozione di sistemi spinti di differenziazione, che però riducono la necessità dei conferimenti in discarica. Non si capisce perché debbano condurre ad una maggiore possibilità quantitativa di conferimento. Comunque al di là delle considerazioni di principio, resta il dato di fatto. Resta inoltre la nostra determinazione a continuare ad opporci, a questo punto per vie legali. Eravamo pronti ed abbiamo già conferito incarico ad un legale. Il comitato continuerà a fare tutto quanto nelle sue possibilità per evitare la riapertura e per sensibilizzare la cittadinanza e le amministrazioni sul tema ambientale e di gestione dei rifiuti”.
Anche il presidente dell’Unione dei Comuni ha espresso il suo parere su questa vicenda: “Irritazione dal Mugello per la decisione della Regione di autorizzare l’ampliamento della discarica del Pago nel comune di Firenzuola: “Una decisione che non condividiamo – afferma il presidente dell’Unione dei Comuni del Mugello Paolo Omoboni -. Auspichiamo che presto la Regione possa chiarire al Mugello le prospettive future. Aspettiamo perciò un confronto con gli amministratori locali. I problemi dell’Ato Centro – continua – non si risolvono solo riaprendo la discarica, scaricandoli sul Mugello. Altri tipi di impianti erano stati previsti nel piano di ambito per questo. Se le previsioni di ambito non valgono piu, si trovino allora altre soluzioni – aggiunge -. Serve un piano riaggiornato sul ciclo integrato dei rifiuti, servono investimenti, serve sostegno concreto per far crescere la raccolta differenziata. Vogliamo anche garanzie che queste scelte non gravino sulle tasche dei cittadini”.
“Grande delusione”, è il primo commento del sindaco di Firenzuola Claudio Scarpelli, che annuncia la restituzione della delega di assessore all’ambiente in Unione montana dei Comuni: “Ringrazio il presidente Omoboni per le sue parole chiare in merito al caso discarica. Ma a questo punto come posso fare ad avere rapporti con la Regione sul tema dei rifiuti, visto il suo comportamento?” Perché con la Regione Toscana Scarpelli è parecchio arrabbiato: “La decisione di riaprire il Pago è la dimostrazione del fallimento della politica per i rifiuti nella nostra Regione. Vogliono anche fare gli splendidi con la storia del legare i conferimenti nella nostra discarica all’incremento annuo di raccolta differenziata fata in Ato Centro. Ma per favore! La verità è che in Toscana continuiamo a seppellire i rifiuti sotto terra, come in Africa. E Firenze continua a esportare i propri rifiuti in casa degli altri. Diciamolo, è il risultato delle non scelte fatte dal Pd a livello regionale sul tema dei rifiuti”.
Il sindaco di Firenzuola è irritato anche per il comportamento del presidente regionale: “Gli avevo scritto una lettera, da tempo: hanno deciso senza neppure il garbo di risponderci. Una risposta alla nostra comunità era doverosa. E invece -conclude Scarpelli, solo silenzio, e ora questa decisione che ignora tutte le osservazioni e le richieste delle istituzioni locali e della cittadinanza”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 21 giugno 2018