L’assessore Rebecca Bonanni si dimette dall’assemblea del PD. E accusa il segretario Tagliaferri di voler prendere il posto di Carlà Campa
VICCHIO – E’ una lettera amara e forte, quella che Rebecca Bonanni, giovane assessore di Vicchio scrive per formalizzare le dimissioni dall’Assemblea del PD vicchiese. Dopo la scelta fatta dal Pd di non sostenere la ricandidatura del sindaco uscente Filippo Carlà Campa. Accusa apertamente il segretario del Pd di Vicchio Francesco Tagliaferri (articolo qui) di aver lavorato e lavorare per prendere lui il posto di Carlà Campa. E dicendo no a personalismi e rancori, e al giudizio negativo dato a questo giunta, Bonanni se ne va. Non senza aver prima chiarito, con questa lettera aperta, indirizzata al segretario del Pd di Vicchio Tagliaferri, agli eletti e agli iscritti, e all’intera comunità di Vicchio, cosa sta succedendo in seno al Pd (articolo qui).
Egregio Segretario,
sono a formalizzare, come già anticipato sabato 3 febbraio 2024 durante l’assemblea di iscritti e simpatizzanti, le mie dimissioni da membro eletto dall’Assemblea Territoriale di Circolo del Comune di Vicchio con decorrenza immediata.
Nel farlo sento l’esigenza di usare una lettera aperta per fare chiarezza dentro e fuori il Partito Democratico e spiegare le motivazioni per le quali, con malincuore, ho sentito di dover prendere questa dolorosa e difficile decisione.
A seguito della relazione votata sabato, prima durante l’Assemblea Territoriale di Circolo e successivamente durante l’Assemblea degli iscritti e delle iscritte, con la quale il Segretario ha annunciato il mancato appoggio al Sindaco Filippo Carlà Campa per le prossime elezioni amministrative, e data la mancata trasparenza nella gestione dei lavori portati avanti dal Partito Democratico di Vicchio, ritengo che non ci siano i margini perché possa rimanere in questo organo.
In vista delle prossime elezioni amministrative 2024/2029 avrei desiderato essere valutata sull’operato svolto insieme alla giunta. Dovevano essere le scelte e i progetti intrapresi da questa amministrazione gli aspetti a dover essere passati al setaccio, prima dal partito poi dai cittadini.
Non posso certo accettare che a primeggiare siano personalismi e rancori. Se questa è politica me ne tengo ben alla larga.
Ho sentito dire sabato dal Segretario del Partito Democratico di Vicchio “per noi la priorità del paese sono gli iscritti del PD di Vicchio, dopo vengono gli altri cittadini.” Difficili presupposti per chi, alle spalle di parte dell’Assemblea Territoriale del Circolo di Vicchio lavorava contro l’amministrazione, della quale ha fatto parte, rappresentando una delle cariche più significative, quella del capogruppo, sapendo di essere il candidato sindaco in pectore.
Perché sì, evidentemente erano proprio queste le prerogative concordate con le forze di opposizione (e a me tenute nascoste) per riuscire a comporre il tavolo di coalizione. Come ho sempre detto era giusto e doveroso incontrarsi con chi ha amministrato per cinque anni insieme a noi. Confronto, però, che doveva puntare solo al bene comune, senza retropensieri e mire personali.
L’assemblea territoriale di circolo del Comune di Vicchio ha invece pensato di scegliere per tutti gli 8000 cittadini. Ha scelto di sedersi a un tavolo di confronto sapendo che questo avrebbe inevitabilmente creato una rottura con l’attuale amministrazione e il paese.
Dov’è il bene comune? Certo non quando si sacrifica un Segretario che ha speso anni con passione per il partito, senza pensare che la battaglia per la quale lo stiamo spendendo non tutela la sua di figura ma anzi rischia di comprometterla per sempre. La Politica la si dovrebbe fare con i sentimenti, non con i risentimenti.
Perché non essere trasparenti, nonostante le mie reiterate richieste di chiarimenti? Perché non portare avanti un percorso lineare e corretto fuori e dentro il partito? Perché non dirmi che l’Assemblea Territoriale di Circolo lavorava già su un altro candidato? Cosa lecita oltretutto, qualora l’assemblea non si fosse ritenuta soddisfatta del lavoro portato avanti dalla giunta comunale. Eppure io di quell’assemblea ne facevo parte. E’ stato messo in dubbio la mia persona e la mia passione escludendomi dalla discussione. Fino all’ultimo minuto ho chiesto di dimostrarsi sinceri davanti preventivi per campagne elettorali, slogan, ricerca di voti che non andavano a sostegno di un possibile secondo mandato dell’attuale Sindaco Carlà Campa. Almeno adesso che non sono più parte di tale gruppo di lavoro ammettetelo a voi stessi, deve essere faticoso portarsi dentro un tale peso, e per voi me ne dispiaccio.
E invece tutto pare ridursi alla candidatura dell’attuale Sindaco, che avrebbe rotto le uova nel paniere. Non è così, e qualcuno all’interno del Partito lo sa bene. La verità è che c’è stata solo un’accelerata, ma saremmo comunque arrivati a questo punto. Quando? Forse quando sarebbe stato troppo tardi per le primarie? Quel che è certo è che il nome del Sindaco Filippo Carlà, Campa che con sé porta il lavoro di cinque anni, non rientra nei progetti del Partito Democratico. Ebbene, sappiate che questa lotta non la state facendo contro Filippo Carlà Campa, ma contro l’amministrazione, contro cinque anni fatti di governo per il bene della comunità.
Bella Vicchio, sì. Ma unita, forte dei valori della libertà, del rispetto e dell’uguaglianza. Diversa tra ognuno dei suoi 8000 cittadini ma vicina nelle battaglie più importanti.
Oggi il Partito Democratico perde mettendo Vicchio alla stregua di una nuova battaglia interna, mostrandosi debole agli occhi dei cittadini.
Oggi il Partito Democratico di Vicchio perde anche l’unica donna iscritta under 30 del Comune di Vicchio, eletta nell’ Assemblea Territoriale di Circolo, eletta consigliera comunale da cinque anni con molteplici preferenze, nominata amministratrice da oltre due anni, che ininterrottamente ha lavorato per la propria comunità.
“Non ci avete visto arrivare”, ha detto sabato qualcuno citando la nostra Segretaria Elly Schlein. Io vi ho visto arrivare e sono stata ben contenta dell’allargamento del nostro partito. Il Partito Democratico di Vicchio che oggi mi vede andar via può dire lo stesso?
Buona strada
Rebecca Bonanni
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 5 Febbraio 2024