L’autodromo rumoroso. Ecco il testo della sentenza
SCARPERIA E SAN PIERO – Nel fine settimana dal 2 al 4 giugno torna al Mugello Circuit il Gran Premio d’Italia di motociclismo, evento nel 2017 ad oggi più venduto da Ticketone: “Nessuno vuole mancare ad un appuntamento imperdibile – dice in una nota l’ufficio stampa dell’autodromo – per una tre giorni di grandi emozioni”. Ma sulla questione “rumore”, il “Mugello” tace. Sulla vicenda della condanna dell’impianto sportivo mugellano ha parlato prima di tutto il Tribunale (articolo qui), emettendo una sentenza che per la prima volta sanziona una pista motoristica per l’eccesso di rumore, e concedendo un indennizzo annuo alla famiglia che aveva fatto denuncia. Poi è intervenuto anche l’autore di questa, che ha rivendicato la propria azione, sostenendo di aver ottenuto poco come risarcimento e manifestando l’intenzione di fare appello (articolo qui). E a lato, suscitati soprattutto dagli articoli del “Filo” che hanno dato notizia della vicenda, tantissimi commenti della gente. Pochissimi a sostegno del Bed & Breakfast, evidenziando il rumore provocato da moto e auto da corsa. Ma la gran parte schierata in polemica, anche in modo duro, verso chi è andato in giudizio contro un impianto che porta attività e ricchezza al territorio. Nessuna replica invece da parte della proprietà dell’Autodromo. Che su questo fronte sembra sia al lavoro con i propri avvocati.
Intanto pubblichiamo, in originale – nel testo reperito sono cancellati i nomi dei protagonisti, ma si tratta da una parte dell’Autodromo internazionale del Mugello dall’altra del B&B Villa Savelli – e in versione integrale la recente sentenza del Tribunale di Firenze (scaricabile da qui).
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 19 aprile 2017