Luca Margheri fa il punto sui temi caldi borghigiani
BORGO SAN LORENZO – Dopo tre anni di Consiglio comunale a Borgo San Lorenzo è bene fare alcune riflessioni sul nostro operato e su quello della nostra amministrazione comunale.
Intanto non è facile stare all’opposizione (articolo qui) specialmente quando le tue proposte, ancorché valide e costruttive, vengono deliberatamente ignorate o addirittura tacciate di sciacallaggio mediatico.
Sul piano politico le novità che all’inizio erano state sbandierate si sono parecchio sbiadite. Ed è tornato in auge il conformismo e per certi versi la continuità con il passato. Abbiamo cominciato con un sindaco eletto in una lista civica e con una tessera in tasca di un partito ben definito, e con una giunta bicolore. La prima impressione che fu data fu quella che la nuova amministrazione potesse in qualche modo essere più autonoma dall’influenza e dai condizionamenti del partito politico che ha amministrato il nostro comune negli ultimi 60 anni, e che quindi riuscisse a scrollarsi di dosso quei legami e quegli interessi che hanno di fatto condizionato e bloccato moltissime iniziative del nostro comune. Purtroppo i giochi politici più deteriori – quelli mirati alla carriera e alla conservazione del posto – hanno fatto cambiare le carte in tavola, il sindaco ha cambiato casacca, è entrato nel “partitone” borghigiano, con tanti saluti agli impegni di autonomia e di discontinuità. E ora Borgo è omologato, governato da una giunta monocolore, interamente Pd (articolo qui).
Questo, io temo, avrà conseguenze negative, soprattutto sulle grandi tematiche. Perché ora il nostro sindaco dovrà star più buono nei confronti degli enti superiori, governati tutti dal suo stesso partito.
Penso ad esempio alle questioni che abbiamo sollevato per primi, a cominciare dal futuro dell’Ospedale del Mugello, per il quale ho proposto a suo tempo un Comitato per la sua difesa (articolo qui). E io credo che di difendere il nostro ospedale ci sia ancora parecchio bisogno, perché al di là di riunioni, proclami, impegni scritti e fatti a voce anche dal presidente Rossi ad oggi nulla sappiamo se non che il tempo di vita stimato in 10 anni dal famoso resoconto dei tecnici, tenuto nascosto e soltanto grazie al “Filo” reso pubblico e fatto conoscere a tutti (articolo qui), si è quasi dimezzato, e che via via le varie unità operative primarie dell’ospedale stesso si stanno già depauperando dei loro professionisti. Lo hanno denunciato più volte anche i sindacati (articolo qui). Ma i nostri amministratori locali non si fanno sentire, come invece dovrebbero fare.
C’è silenzio di tomba anche su un’altra incredibile questione, che grava da anni sul nostro comune, la questione “Multi+” (articolo qui). Abbiamo pagato un immobile 700 mila euro, gravato da ipoteca, e non è ancora nostro, e infatti è sbarrato e inutilizzato. Sono 700 mila euro buttati via, e intanto aumentiamo la TARI, non facciamo nemmeno i minimi lavori di manutenzione sulle strade piene di buche, e magari con quei soldi avremmo potuto pagare due o tre anni di mutuo di Vivi lo Sport, un mutuo che comunque anche se rimandato rimane in essere e dovrà essere poi corrisposto e grava – fatto salvo il buon lavoro svolto dall’amministratore della società Giovanni Incagli (articolo qui) – anche se mascherato (per poter sbandierare quanto son bravi ad aver portato in attivo la società) sul bilancio.
E che dire dell’assurda questione dei chioschi (articolo qui)? Anche su quello ci hanno tacciato di sciacallaggio, e invece avevamo ragione, il comune ha dovuto pagare altri soldi perché il TAR ha dato ragione ai gestori. Una vicenda che anch’essa prova quanti errori ci siano stati nel passato. Compresa l’edilizia scolastica, dove ora siamo all’emergenza, e non si è realizzata la nuova scuola elementare, nonostante le tante promesse e i tanti proclami, quando la si poteva realizzare, utilizzando magari meglio le contropartite dell’alta velocità.
C’è un ultimo tema, che ci sta molto a cuore, e che dimostra come l’essere dello stesso partito impedisca di prendere posizione come si dovrebbe: mi riferisco al vecchio ospedale di Luco (articolo qui). Lo faremo cadere un po’ per volta, anziché far la voce grossa e pretendere che la Regione Toscana che ne è proprietaria, almeno lo metta in sicurezza con la necessaria manutenzione straordinaria (articolo qui)? Forse non si vogliono disturbare i compagni di partito a Firenze?
Lo dico con amarezza. Ci avevano promesso più piazze e meno stanze. Ma mi par proprio, ancora una volta, non avendo introdotto un sufficiente cambiamento, che le stanze avranno la meglio sulle piazze.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 19 aprile 2017