Il “Manifesto per la Faentina”: “Chiediamo alle Regioni Toscana ed Emilia Romagna di sottoscriverlo”
MUGELLO – Questo è il documento conclusivo – e politicamente il più rilevante – dell’iniziativa “Manifesto per la Faentina”, tenutasi a Borgo San Lorenzo il 2 febbraio 2025.
In esso si fa la sintesi dell’importanza della linea ferroviaria e soprattutto si mettono nero su bianco 14 richieste concrete per il miglioramento del servizio. L’aspetto più significativo è che questo documento, queste richieste, saranno sottoposte alla firma delle due Regioni, Toscana ed Emilia Romagna. Che quindi, in caso di firma, si impegneranno politicamente in modo ben definito.
La Ferrovia Faentina, completata e inaugurata nel 1893, è un’opera che nei suoi anni di servizio è diventata un tratto identitario dei territori attraversati, ha accompagnato e creato legami lavorativi e affettivi, permettendo alle comunità di spostarsi, ai pendolari di muoversi e agli studenti di frequentare le scuole.
Collegando Faenza a Firenze, la Faentina ha consentito e consente la connessione della Toscana con l’Emilia Romagna. In più, attraverso la Ferrovia Ravenna-Faenza e la “Leopolda” Firenze-Pisa-Livorno, l’Adriatico è collegato al Tirreno. Oltre alla necessità sociale di garantire a tutti l’accesso a un servizio di trasporto pubblico efficiente, rilanciare la Faentina contribuirebbe a ridurre l’uso del mezzo privato, migliorando la qualità dell’aria, nel rispetto degli obiettivi europei e nazionali di decarbonizzazione dei trasporti (cit. Fit for55 e PNIEC).
La Faentina è invece una linea ferita: in primo luogo, a causa dei disagi dovuti a ritardi, soppressioni e altre problematiche. Riporta, inoltre, ferite in senso letterale, in quanto profondamente colpita dagli eventi alluvionali del maggio 2023, che hanno generato numerose frane nella tratta Marradi-Faenza.
Da qui, la necessità di questo “Manifesto per la Faentina”. Un Manifesto vero e proprio, con impegni precisi, alcuni attuabili da subito e altri più strutturali. Ma anche “Manifesto” nel senso di Manifestare chiaramente l’importanza che questa linea ha per la vita delle comunità che attraversa. Per questo chiediamo alle Regioni interessate, la Toscana e l’Emilia Romagna, di sottoscrivere questo Manifesto di impegni, sapendo che vigileremo perché non si tratti di uno dei tanti impegni presi, perché questa volta vogliamo fare sul serio.
La sottoscrizione del Manifesto dovrà inoltre produrre una concertazione tra Città Metropolitana di Firenze, Provincia di Ravenna e gestori del Trasporto Pubblico Locale, per concordare e sottoscrivere una pianificazione degli interventi necessari (come parcheggi scambiatori, sistema di agevolazioni tariffarie per gli utenti più distanti…) volti a consentire un’alternativa sostenibile al mezzo privato, visti i target di riduzione delle emissioni (inquinanti e climalteranti) che i programmi comunitari e nazionali sopracitati ci obbligano a rispettare.
Di seguito gli impegni che chiediamo di sottoscrivere:
- Impegno a fornire entro il 15 marzo il cronoprogramma definitivo sulla sostituzione dei treni, che dovrà prevedere la quasi totale sostituzione entro il 2025 e la modernizzazione di quelli rimanenti;
- Impegno da parte della Regione ad adottare le sanzioni previste dal contratto di servizio, quando dovute, con l’obiettivo di ridistribuirli ogni sei mesi ai pendolari che usufruiscono della tratta;
- Creazione di un tavolo permanente sulla Faentina dove siano presenti Amministrazioni Comunali, Associazioni di categoria, Sindacati e Comitati Pendolari di entrambe le Regioni;
- Aumento delle corse che si attestano ai binari diversi dal 17 e 18 della stazione di Santa Maria Novella e realizzazione di infrastrutture che facilitino lo spostamento dai binari 17 e 18;
- Verifica degli interventi e cronoprogramma in tempi rapidi degli investimenti sottoscritti nel dicembre 2017 e in gran parte disattesi;
- Previsione di nuclei di manutenzione sulla linea Faentina, sia a Marradi che a Borgo San Lorenzo, per interventi di manutenzione ordinaria nelle h24;
- Meccanismi di scontistica o sospensione dei costi di abbonamento dei pendolari fino alla ripresa di un servizio accettabile sulla linea ferroviaria Faentina, con riferimento a tassi di ritardo e soppressione corse;
- Previsione di bus sostitutivi dedicati alle scuole nella tratta Marradi – Faenza, vista la difficile gestione odierna;
- Individuazione di un responsabile per la gestione dei bus sostitutivi che entri in servizio al momento di attivazione dell’allerta SANF e faccia da tramite con le Amministrazioni comunali;
- Cronoprogramma dettagliato e completo degli interventi sulle frane della tratta Marradi-Faenza dovute all’alluvione del maggio 2023 e chiarezza su quali interventi saranno eseguiti prioritariamente sulle frane per superare quanto prima i rallentamenti di velocità nella tratta Marradi-Faenza;
- Un nuovo Memorario, con maggiori corse sia diurne che notturne;
- Maggiori servizi e integrazione del Tper Emilia Romagna per il territorio della Valle del Lamone, superando anche il confine regionale;
- Verifica di una nuova progettualità per corse “veloci” che abbattano i tempi di percorrenza dalle stazioni principali legandole capillarmente con una integrazione ferro/gomma. Reintroduzione del secondo binario nelle stazioni ove sono stati tolti, e valutazione e realizzazione del raddoppio della linea in alcuni tratti al fine di garantire maggior flessibilità e capacità di assorbire eventuali ritardi;
- Modifica del contratto di servizio, o formalizzazione di uno specifico addendum, che torni a rendere obbligatorio per Trenitalia confrontarsi singolarmente almeno una volta all’anno direttamente sul territorio.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 2 Febbraio 2025
Nella lista degli impegni che è stata sottoscritta non appare la richiesta per ottenere l’ interconnessione della Faentina con l’alta Velocità che sarebbe la risoluzione ottimale di molte difficoltà dell’attuale ferrovia Faentina visto che fare un interconnessione fra le due ferrovie nei pressi di San Piero dove le due ferrovie viaggiano in parallelo per oltre 200 metri sarebbe abbastanza semplice e facile . Ma vi spiego io il perché non si vuole ammettere l’errore che fu commesso al momento della costruzione dell’alta velocità .