
MARRADI – Un anno fa la comunità marradese era nel dramma, dopo l’annuncio, improvviso, della chiusura dell’Ortofrutticola del Mugello, la cui attività i nuovi proprietari, l’Italcanditi, voleva trasferire a Bergamo.
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Un anno dopo Marradi ha voluto ricordare quell’esperienza, con una serie di iniziative segnate da una grande partecipazione. Iniziative per fare memoria di quei due straordinari mesi di presidio e di iniziative a difesa della “Fabbrica dei Marroni”, iniziative per riflettere sul tema del dare lavoro nelle aree interne, e per fare il punto della situazione occupazione e produttiva. Concludendo con un momento di festa “liberatoria” – tutto il teatro degli Animosi saltava e ballava – con il concerto dei Modena City Ramblers (articolo qui).

Si è iniziato con l’inaugurazione di un archivio della memoria di quei mesi di lotta, proposto da Walter Scarpi e ospitato in biblioteca comunale. Poi il convegno sul lavoro, con gli interventi dell’ex-presidente della Cei, il card. Gualtiero Bassetti, della vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi, di Valerio Fabiani, che in Regione Toscana per conto del presidente Giani segue le crisi aziendali, dei sindacalisti Cgil e Cisl che si occuparono della vertenza, e di Massimo Ferrati, vicepresidente di Confindustria Mugello.

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Una riflessione a più voci che ha toccato vari aspetti: dai riferimenti diretti alla vicenda dell’Ortofrutticola alle problematiche più generali di fare impresa nelle aree più fragili e distanti. E a questo proposito diversi interventi hanno evidenziato il gap strutturale, a cominciare dai trasporti e dalla mobilità.

Tutti hanno riconosciuto il ruolo giocato dalle lavoratrici della Fabbrica di Marradi: “Se oggi Marradi può guardare al futuro lo deve al vostro coraggio e alla vostra tenacia”, lo si è ripetuto in diversi interventi.
E il sindaco Triberti, ripercorrendo la vicenda ha voluto sottolinearlo: “E’ stata una vittoria. Come in tutte le battaglie qualcosa abbiamo perso”, riferendosi al trasferimento della linea di lavorazione dei marron glaces, “ma tenere la fabbrica aperta è stato un grosso successo, che ci consente di guardare al futuro e di costruire nuove opportunità”. Tra queste, la possibilità di far diventare Marradi il distretto regionale del marrone.


Stefania Saccardi, nella sua veste di assessore all’agricoltura, ha annunciato fatti concreti: il rifinanziamento di un bando regionale, al quale l’azienda marradese in un primo momento aveva partecipato ma non era rientrata tra i beneficiari, consente l’erogazione di un contributo di 600 mila euro. Ed è stata prevista una misura di finanziamento per la castanicoltura, che ha visto venti agricoltori finanziati nell’intera regione Toscana, e di questi undici sono mugellani.

Ma anche dall’azienda – che ora ha preso il nome di Fabbrica dei Marroni – vengono segnali positivi. Marc Batistini ha annunciato l’arrivo del nuovo macchinario per la confezionatura degli snack di castagne, i doy-pack destinati soprattutto alla grande distribuzione, un prodotto che dovrebbe far lavorare l’Ortofrutticola anche nei periodi “morti”. Del resto le ore lavorate nel 2022 sono già cresciute, ha notato Batistini, dalle 61 mila del 2021 alle 70 mila di quest’anno, salvaguardando tutti i posti di lavoro. E sono state trattate nello stabilimento di Marradi 600 tonnellate di castagne pelate. Non solo, la fabbrica marradese è stato punto di ritiro per i produttori locali sino a fine ottobre, con un aumento dei ritiri pari al 171% in più.

E’ già previsto un investimento di 2 milioni di euro per il prossimo anno, e proprio ieri, dopo una telefonata con il proprietario De Feo, Batistini ha potuto annunciare che a Marradi sarà avviata, nel 2024 una nuova linea produttiva inizialmente non prevista, quella delle latte di crema di marroni. Ed è stato presentato anche il nuovo marchio, “La via del marrone”, che consentirà di promuovere la produzione non solo della Fabbrica dei Marroni ma anche di altre attività di settore.

Al termine della giornata il sindaco di Marradi Triberti era visibilmente soddisfatto. Numerosi interventi, a cominciare dai sindacalisti di Cgil e Cisl, peraltro, gli hanno riconosciuto un ruolo importante in tutta la vicenda. “Ho conosciuto un sindaco tosto – ha detto Paola Galgani della Cgil-, un sindaco che non ha avuto paura di affrontare la proprietà, che ha saputo fare mediazione che e à stato presente, al fianco e davanti a questa vertenza”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 31 Dicembre 2022




1 commento
Hanno lasciato che avvenisse lo scippo dell’eccellenza “I marrons glaces” ed ora si accontentano di produzioni minori e di rispolverare vecchi loghi come la via del marrone lastricata di pugni chiusi e falci e martelli che hanno dovuto soccombere di fronte al “padrone”. Questa è la verità al netto della propaganda politica!