Marzo, ecco cosa c’è da fare nell’orto: lavorazioni e semine
MUGELLO – Siamo a fine marzo, la giornate si allungano, il tempo, si spera, prima o poi migliorerà, e si torna nell’orto. Per lavorarlo in modo corretto e produttivo ci danno una mano Leonardo e Lorenzo di Agraria Mugello, che ci suggeriscono le principali operazioni da fare in questo periodo.
LAVORAZIONI
La lavorazione di fondo e la fertilizzazione organica del terreno dovrebbero essere state per gran parte effettuate nei mesi di gennaio e febbraio. A marzo quindi andremo ad eseguire l’affinamento del suolo per prepararlo alle future semine e trapianti. Tale operazione può essere fatta manualmente tramite una zappatura dello strato superficiale, andando in profondità di circa 10-20 cm, ed eseguendo un successivo affinamento e livellamento con l’ausilio di un rastrello, oppure fresando il terreno con una motozappa o motocoltivatore, metodo sicuramente molto meno faticoso. Ricordiamo di eseguire qualsiasi lavorazione quando il terreno è “in tempera”, ovvero né troppo fradicio di acqua, né troppo asciutto.
Una volta che il letto di semina è pronto procediamo con l’organizzazione degli spazi suddividendo il terreno in parcelle tramite la creazione di camminamenti. Quest’ultimi sono molto utili per spostarsi agevolmente all’interno del nostro orto senza mai calpestare il terreno coltivato. Per praticità possiamo pacciamare i camminamenti usando paglia o lastricarli con assi o sassi per evitare di sporcarci troppo i piedi quando il terreno è bagnato e limitare la crescita di erbe infestanti.
A questo punto possiamo scegliere le colture da coltivare in ogni appezzamento e in questo caso un aspetto da tenere conto è la rotazione colturale.
Questa tecnica consiste nell’alternare nella stessa parcella di terreno la coltivazione di ortaggi diversi allo scopo di mantenere una migliore fertilità del suolo e limitare la diffusione di parassiti e malattie. Una buona rotazione potrebbe iniziare con una leguminosa (piselli, fave, fagioli) per arricchire il terreno grazie alla sua capacità di fissare l’azoto, inserendo poi una coltura esigente che ne sfrutti la fertilità (patate, pomodori, peperoni, melanzane, zucchine, cetrioli, cavoli) e finendo con uno o due cicli di ortaggi meno esigenti (insalate, cicorie, carote, cipolle, ravanelli, rucola, bietole, prezzemolo, basilico).
SEMINE E TRAPIANTI
Questo mese risulta imprevedibile sotto l’aspetto atmosferico nel nostro territorio, se seminiamo troppo in anticipo e giungono cali improvvisi di temperature o piogge eccessive rischiamo di perdere l’intero raccolto. Quindi anche nei giorni più caldi e soleggiati non dobbiamo avere fretta di effettuare semine e trapianti precoci perché i rischi sono dietro l’angolo.
Semine in pieno campo
Luna crescente: Pisello, Prezzemolo, Rucola,
Luna calante: Barbabietola da orto, Bietola da costa e da taglio, Bulbilli di cipolle e scalogno, Carota, Cicoria da taglio, Misticanza di cicorie, Patata, Porro, Ravanello, Spinacio
Semine in serra
Luna crescente: Basilico, Melanzana, Peperone, Pomodoro, Zucchino
Luna calante: Cavolo, Lattuga, Sedano
Anche il questo mese è fortemente consigliato coprire le semine e le piantine trapiantate in pieno campo con i teli di tessuto non tessuto che hanno un importante funzione di protezione delle coltivazioni dal freddo, dai bruschi cambi di temperatura e soprattutto dalle brine mattutine molto frequenti nelle nostre zone.
Per quanto riguarda la semina della patate, se i tuberi sono di calibro grande possono essere tagliati a metà, a patto che ogni pezzo abbia almeno 2 gemme. Molto importante è eseguire i tagli almeno 24 ore prima della semina, per dar modo al tubero di rimarginare la superficie tagliata e ridurre al minimo il rischio di marciumi.
a cura di Lorenzo Franchini e Leonardo Paoli – Agraria Mugello
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 27 marzo 2024