Music Valley, scuola di musica in Mugello. Intervista con video jam session
Siamo andati a conoscere una delle “fucine di musicisti” mugellane: Music Valley. Abbiamo intervistato il direttore didattico Lorenzo Consigli, che poi insieme a Donald Renda e Leonardo Volo si è esibito in una jam session in sala prove, che si può apprezzare nel video in fondo all’intervista.
Come nasce Music Valley? Il progetto didattico nasce nel 2010 perché un network di musicisti professionisti, oltre che amici, coordinato dal sottoscritto, si mette a disposizione di un’esigenza di una didattica musicale più volta al suonare live. Esigenza che nel 2010 era importante, oggi si sente molto meno, perché -beh- si suona molto meno in tutti i posti. Noi comunque preferiamo continuare a tenere questo profilo: ovvero accogliere ragazzi che sentono la necessità di imparare un linguaggio e metterli insieme a suonare. Non farli suonare da soli a casa, imparando brani su brani fini a se stessi. La nostra è una proposta per creare aggregazione, che porta gli allievi durante l’anno a suonare insieme nel territorio. La musica come linguaggio universale di unione.
Parlando di esibizioni ed iniziative, quali sono state le iniziative di spessore che ha realizzato in questi anni Music Valley? La più impegnativa e quella con maggior visibilità è stata il Music Valley Festival che ormai risale al 2011 e che fu un evento che vide esibirsi Noemi al Parco della Misericordia davanti a 5000 persone. Sullo stesso palco, un 12mx12m coperto, suonarono anche gli allievi del primo anno. Per alcuni di loro fu un’esperienza davvero travolgente. Successivamente, non avendo più lo stesso tipo di risorse, vuoi per la crisi, vuoi per una serie di -chiamiamoli- ostacoli, abbiamo organizzato esibizioni all’interno di manifestazioni del territorio, come ViviLoSport, Estemporanea a San Piero a Sieve, il suonare per gli anziani al Compostela Forum, e tutta una serie di eventi più piccoli in cui sul palco erano insieme allievi e insegnanti. Ci siamo divertiti tutti molto, sono stati momenti sempre emozionanti.
Ecco chi sono i docenti? Il corpo insegnanti è di sicuro rispetto, con curricula che a volte impressionano. Partiamo dal docente di Batteria, Donald Renda, che suona per Morandi, Noemi, Patty Pravo, gira tutta l’Italia e il mondo suonando il suo strumento. Per la Chitarra abbiamo Paolo Clementi, che insegna anche viola e violino, con collaborazioni che vanno da Masini a Vallesi, tutto quel network di autori e musicisti fiorentini, per capirsi. E Giacomo Morandi, ottimo chitarrista, un ragazzo con grandissime qualità come aggregatore per gli allievi più giovani. Per il Canto, abbiamo Leonardo Abbate, che ha scritto per Mina, per la Pausini. Per il Pianoforte, classico, moderno e tastiere, Leonardo Volo, pianista dei Dirotta Su Cuba. Leonardo Baggiani e Lorenzo Consigli – il sottoscritto – sono gli insegnanti di Basso. Io mi occuperò anche della musica d’insieme. E’ la materia che sento più vicina perché mi permette di educare nel senso vero del termine, di tirare fuori dagli allievi le potenzialità e cercare di svilupparle nella maniera più funzionale possibile all’aggregazione stessa. Quest’idea della musica d’insieme mi è venuta quattro anni fa e ci ha dato grosse soddisfazioni: formare 3-4 gruppi l’anno che poi si esibiscono sul serio, è una soddisfazione per tutti, per noi, per i loro genitori, soprattutto per loro che vedono concretizzato il loro studiare, con un ricordo che se lo portano dietro tutta la vita.
Negli anni quanti allievi ha Music Valley? Si sono alternati dai 40 ai 50 allievi l’anno. E hanno casistiche di background le più diverse. Alcune anche particolari, con portatori di handicap e situazioni di disagio. Il docente di Music Valley non risolve il suo ruolo solamente nel mero insegamento dello strumento, ma cerca di far comunque sentire accettato l’allievo, parte di un qualcosa, sempre benvoluto.
Dal punto di vista di corsistica, che cosa proponete quest’anno? Oltre a quelli relativi agli strumenti, facciamo corsi di computer music e pensati ad hoc: per esempio prepariamo per l’esame d’ammissione in conservatorio. Inoltre facciamo corsi di propedeutica musicale per bambini dai 5 agli 8-10 anni, che non vengono qua per imparare uno strumento, ma per un approccio alla musicalità. Entrano in aula e provano a suonare diversi strumenti, senza l’impegno di doversene comprare uno, affrontando un percorso didattico ad un’età che potrebbe essere ancora prematura per capire quale è la musica che fa per te.
Quindi, in breve, quali sono le caratteristiche che convincono un ragazzo a diventare un vostro allievo? La risposta secca è perché si trova in un ambiente sano, curato da professionisti, con una potenzialità di aggregazione immensa. Qui non sei legato al tuo insegnante, ma se in uno spazio che offre tantissimi servizi, primo fra tutti l’aggregazione. Poi il partner tecnico che è Seventy70 di Luca Fanti, oltre a fornire un servizio di registrazione in sala prove, dà l’opportunità di imparare uno strumento in ambienti di sicuro comfort.
Fabrizio Nazio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 7 ottobre 2015