Il Natale a Betlemme, il Natale nell’anima. Marco Vannini a San Piero a Sieve
SCARPERIA E SAN PIERO – Un ritorno “in patria” quello vissuto ieri pomeriggio a San Piero a Sieve dal filosofo Marco Vannini.
L’occasione è stata data da una conversazione, organizzata dalla Parrocchia di San Piero a Sieve, con il patrocinio del Comune di Scarperia e San Piero, e tenuta ieri pomeriggio nel Saloncino della Pieve.
Tema della riflessione “Il Natale a Betlemme e il Natale nell’anima”, scaturita dagli scritti di alcuni pensatori cristiani del Medioevo, che sono stati oggetto di studio e di scritti da parte di Vannini, in primis Meister Eckhart.
Vannini, nato a fine anni Quaranta, in Via Provinciale a San Piero a Sieve, a brevissima distanza dalla Pieve sampierina, lasciato il paese a pochi mesi dalla nascita, ha comunque mantenuto un rapporto con ilpaese, dove ha trascorso varie estati nella giovinezza.
Ieri pomeriggio il gradito “ritorno in patria”.
La serata, aperta da Don Daniele Centorbi per gli onori di casa e dall’assessore alla cultura Marco Casati a portare il saluto dell’amministrazione comunale, è ruotata intorno all’intervento del filosofo sampierino sul senso del Natale, sugli aspetti storici (il Natale “a Betlemme”) e sul senso profondo per la vita spirituale di ciascuno (il Natale nell’anima).
A partire da un sermone di Giovanni Taulero, domenicano tedesco discepolo di Meister Eckhart, Vannini ha parlato della triplice nascita che avviene a Natale: quella nell’eternità del Padre che genera il Figlio, quella storica di Gesù partorito dalla Vergine Maria e quella spirituale che avviene “quando Dio, in ogni giorno e in ogni ora, nasce in un’anima buona” veramente e spiritualmente.
Perché Gesù, ha chiosato efficacemente Vannini parafrasando un distico seicentesco di Angelo Silenzio, potrebbe rinascere nella storia migliaia di volte, ma se non nasce dell’animo umano, a niente servirebbe.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 4 Dicembre 2022