Né Mongatti né Ignesti in Città Metropolitana. Alla fine il rappresentante del Mugello sarà Triberti di Marradi
MUGELLO – Finale ad altissima tensione, nella partita per decidere gli assetti politico-istituzionali di zona. Partita delicata e rilevante, perché si trattava di stabilire chi, tra i sindaci mugellani, andrà a rappresentare il Mugello nella ex-Provincia, la Città Metropolitana di Firenze. E a ruota andranno poi riempite un altro paio di caselle importanti, quella della presidenza dell’Unione dei Comuni del Mugello e della Società della Salute del Mugello.
Così negli ultimi giorni – visto che oggi scadeva il termine per presentare le candidature in Metrocittà- si sono susseguite riunioni tra i sindaci e non sono mancati i contrasti. Con veti e controveti.
Alla fine, è uscita una “soluzione” o un “accordo” del tutto inatteso rispetto agli esiti fin qui ipotizzati. Infatti i due “papabili” erano da una parte il sindaco di Barberino di Mugello Giampiero Mongatti, che già per cinque anni aveva fatto parte della Città Metropolitana di Firenze e aveva svolto la funzione di consigliere delegato (un tempo si sarebbe chiamato assessore) per l’edilizia scolastica, e dall’altra Federico Ignesti, sindaco di Scarperia e San Piero, che non nascondeva di ambire a questo posto. Così alla fine, per superare l’empasse ci si è orientati su un terzo nome. E la scelta è caduta sul sindaco di Marradi Tommaso Triberti.
Son state riunioni tese, con il rischio anche di prospettive di spaccature. Si tenga conto infatti che l’Unione montana dei Comuni non è più un ente sovracomunale obbligatorio come era in precedenza la Comunità Montana.
Alcuni sindaci -e siamo ora nel campo delle ricostruzioni “ufficiose”- premevano per la conferma del sindaco di Barberino di Mugello. Evidenziando che in questi cinque anni aveva operato bene nel settore dell’edilizia scolastica della Metrocittà e che quindi si doveva concedergli il bis. Altri erano invece più favorevoli a cambiare rappresentante nella ex-Provincia
Un braccio di ferro che non si sapeva come sbloccare, se non cambiando candidato. E ci si è orientati, su proposta del segretario del Pd metropolitano di Firenze, il mugellano Marco Recati, su Triberti, che è al secondo mandato. “Una proposta che viene dalla volontà di dare maggiore voce alla montagna -nota Recati, ed è anche un riconoscimento per Tommaso, che un anno fa è stato rieletto sindaco con un risultato straordinario. Sicuramente saprà farsi portavoce delle istanze dei comuni dell’intera area. I sindaci mugellani sono capaci e vogliono bene al loro territorio, e questo ha portato a trovare una soluzione, così come la troveremo anche per le presidente di Unione e SdS, con il principio della rotazione che consente a più amministratori di dare il loro specifico contributo”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 9 settembre 2019
Nella Competizione elettorale per la Città Metropolitana di Firenze non c’è solo il PD ma altre 4 liste fra cui “LISTE CIVICHE PER LA CITTA’ METROPOLITANA”. E’ vero che il PD è la forza politica più rappresentata fra i Consiglieri Comunali e Sindaci eletti (i Cittadini non possono esprimere il loro voto) ma questo non significa che il PD possa arrogarsi il diritto di decidere rappresentanze in spartizione interne allo stesso Partito. Ci saremo anche noi LISTE CIVICHE con una nostra idea sui territori, a tutti i Consiglieri elettori chiediamo di capire qual’è la loro effettiva rappresentanza, di non comportarsi da soldatini di Partito ma da Cittadini eletti da Cittadini. Per questo crediamo che l’espressione più libera e per i territori sia quella che guarda al Civismo come una nuova rappresentanza sociale.