Niente albergo, la Regione cederà l’ex-ospedale di Luco alla Fondazione del Maggio Musicale. Per ripianare i conti
BORGO SAN LORENZO – L’assessore borghigiano Boni lo aveva proposto, forse provocatoriamente: “Meglio regalarlo, piuttosto che farlo cadere a pezzi”. La Regione lo ha preso in parola, ma con un’operazione che sta facendo arrabbiare parecchio l’amministrazione comunale.
E’ accaduto infatti – e ne ha dato notizia oggi Giulio Gori sul Corriere Fiorentino – che la Regione Toscana ha deciso di passar, gratis, l’ex-ospedale di Luco di Mugello al patrimonio della Fondazione Maggio Musicale Fiorentino, di cui è socia, “per aiutare – scrive Gori – i conti in rosso. Conti che grazie al monastero dell’undicesimo secolo, anche senza venderlo, ovvierebbe alla scarsa patrimonializzazione. Una plusvalenza -come l’acquisizione di un forte calciatore a parametro zero- che ridarebbe ossigeno alla Fondazione”.
Si abbandona quindi la strada della vendita, più volte tentata senza alcun risultato -anche l’ultimo bando è andato deserto-, con destinazione alberghiera- per un’operazione che al Mugello, e alla stessa “sopravvivenza” statica del grande immobile che ha bisogno di urgenti interventi di consolidamento, sembra non apportare nulla. Anzi. La Regione si libera di un immobile sul quale la Sovrintendenza aveva richiesto di intervenire, ed è improbabile che la Fondazione del Maggio, in forti difficoltà economiche, possa farlo. Del resto la “cessione” da parte della Regione ha proprio la finalità di mettere una pezza al bilancio in rosso della Fondazione. Si legge infatti nella proposta di legge regionale per la variazione del bilancio di previsione 2018-2020: “La prima relazione semestrale 2018 del Commissario straordinario del governo per le fondazioni lirico-sinfoniche evidenzia la perdurante situazione di criticità della Fondazione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, segnalando in particolare una grave condizione di sotto-patrimonializzazione rispetto alla quale sollecita i soci ad effettuare uno straordinario intervento di ricapitalizzazione. La giunta regionale ritiene di dare un primo apporto alla ripatrimonializzazione del Maggio con un intervento in due azioni: 1) erogazione di un milione di euro; 2) cessione di un immobile di proprietà della Regione. Ai fini della ripatrimonializzazione è stato individuato, quale immobile da conferire, l’ex ospedale di Luco del Mugello”.
Il sindaco di Borgo San Lorenzo non l’ha presa affatto bene: “Notizia che lascia di stucco -commenta a caldo Paolo Omoboni-. Non solo nel merito, perché appare evidente la volontà della Regione di sbolognarsi un problema, e cosa ancora più grave portata in commissione a cose fatte senza nessun passaggio col Comune di Borgo. Noi, che abbiamo comunque delle proprietà comunali all’interno del piano urbanistico di valorizzazione, valuteremo tutte le possibili azioni amministrative per tutelare l’ex ospedale”. Omoboni continua: “Abbiamo lavorato tre anni insieme all’assessore Boni con la Regione per trovare soluzioni, abbiamo portato potenziali interessati, abbiamo discusso sulla base d’asta, e ora questa operazione viene fatta senza nessuna considerazione dell’amministrazione comunale, con un bando ancora aperto al momento della presentazione nelle commissioni regionali. Senza considerare il fabbisogno di manutenzione immediato per non farlo crollare. Chi farà questi investimenti? Il Maggio Musicale? Non prendiamoci in giro”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 29 novembre 2018