Ufficiale: Giotto Ulivi occupato!
BORGO SAN LORENZO – Al Giotto Ulivi è occupazione, da ieri sera 28 novembre dalle ore 19.00, dopo una giornata di assemblee, incontri, riunioni invocate e organizzate dagli stessi ragazzi (articolo qui). In una nota erano state diramate già dal 27 novembre le ragioni di questa forte protesta, nate dalle problematiche evidenziate in un documento prodotto dal Collegio dei Docenti, dal Consiglio d’Istituto e dall’Assemblea degli studenti (articolo qui), riguardo la decisione della creazione di un istituto omnicomprensivo in cui si vorrà fondere Infanzia, Elementari, Medie e scuole superiori di Borgo San Lorenzo, Palazzuolo sul Senio e Marradi e, dall’altra parte, aggregando le realtà scolastiche di Firenzuola e Scarperia e San Piero (articolo qui).
Il rappresentante degli studenti nel Consiglio d’Istituto Albi Mehilli (articolo qui) ha detto: “Le amministrazioni del territorio hanno preso una decisione che riguarda non solo noi ragazzi, ma tutta la scuola e il personale, senza coinvolgerci in questa scelta, non cercando con noi alcuna soluzione che potesse andare bene a tutti. La questione più importante è proprio quella che mancherà il nostro Consiglio d’Istituto: noi e i nostri genitori, i professori e il personale Ata non avremo più una rappresentanza”.
“Volevo contestare proprio questo – dice Elia Giangrandi uno dei ragazzi presenti ieri sera all’occupazione – che ci viene tolto un diritto. Noi protestiamo perché non è possibile che, in una democrazia come siamo in Italia, possano prendere decisioni senza i diretti interessati. Hanno fatto come gli è parso, senza ragionarne con noi. A scuola ci insegnano questi diritti fondamentali e i valori di partecipazione con cui i politici si riempiono la bocca. E poi la politica locale prende una scelta che riguarda noi che viviamo la scuola, escludendoci e tenendoci all’oscuro fino all’ultimo”.
Un altro studente Lorenzo Sargenti commenta: “Il vero problema è proprio come si sono comportate le nostre amministrazioni, in primis il sindaco di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni come Presidente e quindi responsabile delle scelte su tutta l’Unione e quello di Barberino di Mugello Giampiero Mongatti che è il riferimento con l’Ufficio scolastico regionale”.
“Amo il mio istituto – dice la giovane Silvia Natali – non voglio che tutto ciò che abbiamo, frutto di quello che siamo riusciti ad ottenere negli anni, sia perso. Non sono qui per me che sono di quarta, ma per i ragazzi che dovranno venirci in futuro. Non siamo solo le ‘scuole di montagna’ che descrivono”.
“Dimostreremo – sottolineano Mehilli e Giangrandi – che siamo in grado di riunirci, discutere e parlare insieme per trovare delle soluzioni. Se siamo capaci noi, allora chi ci governa avrà l’esempio e non si potrà tirare indietro ancora. L’occupazione non ha una data definitiva, ma una volta ottenuto l’ascolto e l’attenzione da parte delle amministrazioni, la chiuderemo. Porteremo comunque avanti la richiesta di una collaborazione aperta per risolvere questa cosa, che non sta né in cielo né in terra. Noi non bloccheremo l’attività didattica perché altrimenti andremmo contro la legge, la possibilità di frequentare le lezioni sarà garantita. Non siamo qui a divertirci, stiamo facendo una cosa seria. Hanno cercato di rubarci la scuola e cercheremo di riprendercela”.
Per oggi 29 novembre è previsto un corteo che attraverserà il centro e giungerà davanti al Palazzo comunale borghigiano e nella giornata pare che anche il Chino Chini si unirà all’occupazione.
Fabrizio Nazio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 29 novembre 2018