Niente foto di classe a Borgo: “Lo hanno chiesto alcuni genitori”, spiega la preside
BORGO SAN LORENZO – Tanti genitori protestano, per la circolare della preside della Direzione didattica di Borgo San Lorenzo che vieta foto e riprese video nella scuola, compresa la classica “foto di classe”. Ma sono stati alcuni genitori a sollecitare questo provvedimento.
Lo spiega la stessa preside, professoressa Patrizia Nappa: “Esiste una normativa sulla tutela dell’immagine dei minori. Alcuni genitori hanno fatto notare che loro intendevano tutelare l’immagine dei loro figli e che essi non dovevano essere messi in foto o nel sito web e neppure ripresi. Ho genitori che mi hanno chiesto questo e in particolare una genitrice che è una legale che si occupa di tutela dell’immagine dei minori e che mi ha rappresentato alcune preoccupazioni, sulla base delle quali ho dovuto prendere delle decisioni che possono sembrare impopolari ma che sono mirate a tutelare l’immagine dei bambini”.
Così ha stilato una circolare inviata a tutto il personale e a tutti i genitori che subito ha fatto scalpore: “In relazione alla normativa sulla privacy, al Regolamento UE 2016/679 per la tutela dell’immagine dei minori e per evitare ogni eventuale cessione a terzi, si comunica che non è più possibile effettuare foto e riprese a minori in ambito scolastico, compresa la foto di classe. Sia i genitori che i docenti sono tenuti a rispettare scrupolosamente quanto sopra”.
Niente più foto di classe, basta con le riprese video per le recite di fine anno o per il coro dei bambini.
Si è scatenato il finimondo, e tante sono state le proteste da parte di tanti genitori, che hanno accusato la scuola di eccessiva rigidità, e anche di contraddirsi, visto che a inizio anno la scuola fa firmare la liberatoria per l’uso delle immagini. “E allora a che serve la liberatoria? –nota un genitore rappresentante di classe –. Togliere la foto di classe è come togliere Gesù dal presepe, o il canto di Natale. Sarebbe davvero opportuno che la dirigente scolastica ci ripensasse”. Diversi genitori hanno già proposto di fare la foto all’esterno della scuola magari invitando, polemicamente, la dirigente scolastica a unirsi al gruppo. La decisione della preside pare sia stata motivata anche da un altro elemento: non le andavano a genio le modalità proposte per fare le foto di classe, affidate a un unico fotografo, senza una gara: “Così -ha detto- non è regolare”. E con la circolare anti-foto ha tagliato la testa al toro.
Provocando però la reazione di gran parte dei genitori, che non vogliono vedersi privati di quello che ormai da decenni è una prassi costante della vita scolastica, e un ricordo che ognuno poi conserva con piacere.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 15 marzo 2018
Mi unisco al coro: abbiamo già firmato una liberatoria. Se il problema è affidare il servizio con una gara che la facciano. Inoltre mi risulta che alcuni insegnanti siano provetti fotografi quindi probabilmente lo si può fare anche a costo zero. Ma evidentemente un provvedimento del genere è più comodo. Ma a mio parere sacrifica molto del “bello” della scuola. Direi proprio che non è bilanciato correttamente l’interesse del minore con questo provvedimento. Chi non vuole che il proprio figlio venga fotografato, semplicemente non firmi la liberatoria e consenta agli altri di avere dei bellissimi ricordi da riguardare anche tra 20/30/40 anni. Si pensi piuttosto a non affollare le classi e venire incontro ai reali bisogni delle famiglie!
Allora…. siccome siamo ormai ” alla frutta “….. la cosa piu’ semplice che io propongo ai genitori favorevoli e’ quella di aspettare i propri ragazzi fuori dalla scuola e di fare una bella foto di gruppo.
non importa il fotografo, oggi giorno con il ” digitale ” sono tutti bravi fotografi.
pero’ fatelo , genitori, perche’ poi e’ un documento che fra tanti anni verra’ molto apprezzato dai vostri ragazzi, come io lo ho gia’ fatto, e piu’ volte condiviso fra i miei compagni di classe.
Sergio
Abbiamo veramente perso il senso della misura e del buon senso ….
che amarezza !!!
(ad integrazione della mia precedente )
Sergio
Se non vogliono che i propri figli non siano fotografati,che li tengono a casa,è una vergogna…..
E’semplicemente una vergogna ! Questa vicenda mi ha stimolato ad aprire il “baule dei ricordi” e rivedere le foto gelosamente custodite, naturalmente in bianco e nero, delle elementari e medie…
Quanti ricordi, quanti compagni di classe che non vedo più da anni, quanti amici “fanciulli” che ormai, ultra cinquantenne, incontro ancora(per fortuna) saltuariamente passeggiando per Borgo…
Signori, questo è soltanto un altro dei tanti, piccoli tasselli, che stanno portando il nostro Bel Paese alla perdita della razionalità, dell’ uso della Ragione, del vivere quotidianamente asfissiati da codici e “codicilli” senza senso, Patria soltanto di Avvocati e azzecca-garbugli….
Togliere il diritto di tutti per salvaguardare il desiderio di Uno…
Povero Borgo, povera Italia !!!!
So che all’IIS “Giotto Ulivi” la foto di classe la fanno direttamente i ragazzi, se è questo uno dei problemi, escludendo così il ricorso al fotografo esterno. In questo modo fanno anche un po’ di autofinanziamento per le loro attività scolastiche.
La norma non vieta di fare la foto di classe, vieta la pubblicazione semmai dei dati personali, anagrafici, sanitari ed altro comprese le foto su web. Vieta la pubblicazione delle foto senza il consenso delle persone ritratte. Chi pubblica o diffonde le foto altrui senza consenso é soggetto a sanzioni anche penali. Se la scuola non pubblica nulla non é responsabile se un terzo pubblica la foto di classe.
Secondo voi se gli alunni vengono fotografati per esempio in gita scolastica dai turisti,
la scuola è responsabile? Vietato pure le gite?
E allora liberatoria alla mano e facciamola la foto di classe!!
posso capire la non pubblicazione su un sito, ma vietare la foto di classe ha il sentore di ripicca nei confronti di chi (stupidamente) si erge ad avvocato.
La risposta della preside, poi, “non rilascio dichiarazione, non sono una star” è da comiche, per non dire ridicola. Il Mugello avrebbe fatto volentieri a meno di una così bassa figura a livello nazionale.
Forse è un modo per ottenere velocemente un trasferimento? Mi auguro, il prima possibile, un treno di sola andata per qualche altro posto.