Ospedale, ci vuole nuovo. E la Regione -a cominciare da Fiammetta Capirossi- deve battere un colpo. Concreto
Pubblichiamo qui, in anteprima, il documento concordato da tutti i capigruppo del consiglio comunale di Borgo San Lorenzo, a proposito della costruzione del nuovo ospedale borghigiano.
Un tema, di grande importanza, che ormai da tempo è sul tavolo della politica locale e regionale. Ma che non ha ancora risposte chiare e definite. Giusta, quindi, la preoccupazione espressa dalle forze politiche borghigiane. Ed è significativo che ormai il “coro” sia unanime e al completo.
Iniziò proprio il nostro giornale -tacciato dalla vecchia amministrazione comunale di Borgo San Lorenzo di allarmismo e altre parole pesanti- a sollevare la questione, rivelando i contenuti di uno studio, fino a quel momento tenuto occultato, che descriveva la situazione del rischio sismico per l’ospedale di Borgo San Lorenzo.
Alla fine anche ASL e Regione annunciarono che l’ospedale doveva essere demolito e ricostruito ex-novo.
Questione di primaria importanza, e anche molto delicata. Perché c’è anzitutto da trovare nel bilancio regionale un bel pacchetto di decine di milioni di euro. E di questi tempi non è cosa semplice. Vero è che il presidente della Regione ha dato ampie assicurazioni. Verbali però, ed eravamo in campagna elettorale. “Vorremmo vedere -diceva di recente il capogruppo della lista civica Luca Margheri, tra i più assidui a seguire la vicenda del nuovo ospedale- nero su bianco”. Richiesta più che condivisibile. Anche perché la Regione ha approvato all’unanimità un documento, nel 2014, dove ci si impegnava a prevedere nella prossima legge di bilancio il finanziamento necessario all’avvio della fase progettuale del nuovo ospedale e la prima quota di finanziamento necessario alla realizzazione dello stesso. Peccato che la legge di bilancio sia arrivata, ma dei soldi per l’ospedale nuovo di Borgo San Lorenzo neppure l’ombra.
Allora è il momento che chi deve si faccia sentire. In Consiglio regionale siede un consigliere mugellano, Fiammetta Capirossi. Che peraltro sottoscrisse il “Patto per l’ospedale” proposto ai candidati in consiglio regionale dal sindaco borghigiano Omoboni.
Ora tocca a lei, con atti specifici da portare in Consiglio, e attraverso le opportune pressioni politiche sulla giunta e sull’assessore alla sanità Stefania Saccardi, sollevare con forza la questione e avere quanto prima le risposte che ora anche il consiglio comunale di Borgo San Lorenzo torna a sollecitare. Nero su bianco, ovvero atti ufficiali e allocazione di risorse in bilancio. I comunicati, le dichiarazioni e le buone intenzioni non bastano più. Tantomeno i silenzi.
IL FILO
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 21 ottobre 2015
Basta sia nuovo, o deve anche funzionare?