L’Osteria Nandone festeggia i centodieci anni di attività
SCARPERIA E SAN PIERO – Centodieci anni di cucina e vino, cinque generazioni, sempre all’Omomorto, sulla strada del Giogo, nel comune di Scarperia. Osteria Nandone festeggia questo traguardo, e non è un traguardo da poco. Paolo Mugnai ha tutte le ragioni per festeggiare: per la longevità dell’attività, ed anche per il suo successo.
Di pubblicità non ne ha certo bisogno, perché ha prenotazioni per mesi, con il tutto esaurito fisso. Negli ultimi tempi poi la sua notorietà è aumentata. Un video, pubblicato dal Filo su YouTube (video qui), in poco più di un anno è stato visto oltre 700 mila volte – un vero record -, e sul Daily Telegraph lo hanno elencato, unico locale italiano, tra i 13 luoghi dove si mangia la migliore carne nel mondo, carne “che si taglia con il cucchiaio”. Così alle sue tavole imbandite, con antipasti deliziosi, e rese uniche da super-bistecche vengono da tutt’Italia e dall’estero.
Locale semplice, dove si respira ancora l’aria della taverna anni ’60. Ma chi cerca sapori d’artificio e ambienti chic può fare a meno di salire all’Omomorto. Qui invece trova i sapori forti e genuini, e l’atmosfera di un tempo.
Tutto iniziò nel 1908, da Nandone, il bisnonno dell’attuale gestore, Paolo Mugnai. Nandone era già nel commercio dal 1885 e gestiva un’attività di bottega proprio nel piccolo borgo dell’Omomorto. Poi, con l’arrivo del collegamento, tramite corriera, tra Firenze e Bologna, venne realizzata una piccola “circonvallazione” con la curva poi chiamata da tutti curva dell’Omomorto. “Così il mio bisnonno – ricorda Paolo -, che gestiva questa bottega, come in passato usava, con tante licenze diverse, e che comprendeva anche la stazione di posta, decise di spostarsi, perché da lì non ci passava più nessuno, e acquistò quello che è ancora la nostra sede, in località La Pozza – Il Crocicchio. La Pozza perché nell’area ci sono polle di acqua, e Il Crocicchio perché vi si intersecano varie stradelle di campagna. Nelle varie direzioni ci sono la vallata della Rocca e Luco, poi quella di Vico – Ponzalla e ancora, dall’altra porte, Poggio Omomorto e sul lato opposto il Poggio di Castro, storico insediamento romano. Acquista l’immobile nel 1904 e nel 1908 apre l’osteria, dove c’erano anche camere per dormire e la stazione per i cavalli”.
Poi la storia continua, fino ad oggi: “Ines, la figlia di Nandone, e mia nonna, continua l’attività, e via via le nuove generazioni. Io sono la quarta, ma c’è già la quinta che si prepara…”
E così “Osteria Nandone” è arrivata al traguardo dei 110 anni. “Vorrei soltanto ringraziare – dice Mugnai – tutta la mia clientela per questo bel traguardo raggiunto. Con l’auspicio di poter continuare ancora a lungo su questa strada”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 25 agosto 2018