Passo indietro di Ignesti, Omoboni sarà il nuovo presidente dell’Unione
MUGELLO – Paolo Omoboni aggiunge un altro importante incarico sulla sua scrivania. Non solo sindaco di Borgo San Lorenzo. Ma anche presidente della società Gal-Start, rappresentante mugellano nell’Autorità Idrica Toscana e, a breve, nuovo presidente dell’Unione montana dei comuni del Mugello. Il sindaco borghigiano l’ha spuntata (articolo qui). E sostituirà il suo collega di Scarperia e San Piero Federico Ignesti, presidente uscente dell’Unione, che pure si era detto disponibile a una riconferma. Ma la riconferma non c’è stata.
Dopo una prima riunione interlocutoria, il summit del Pd, sindaci e segretari di partito, ha indicato Omoboni come candidato alla presidenza dell’Unione. Non c’è stato scontro diretto, perché Ignesti, forse per amarezza, o forse perché sapeva che la maggioranza dei sindaci colleghi di partito gli avrebbero voltato le spalle, ha preferito ritirarsi.
La decisione la racconta il segretario di zona Marco Recati, che ha avuto il compito delicato – peraltro Recati è assessore di Ignesti, scarperiese – di mediare e trovare una soluzione: “Il passo indietro non è stato fatto col sorriso sulle labbra. Ma Federico è persona responsabile, e ha preferito guardare l’interesse del territorio e dell’Unione, andando oltre le legittime aspirazioni personali. E ha deciso di privilegiare l’equilibrio territoriale. Così è rimasta l’unica candidatura di Omoboni, che il partito sosterrà in modo unitario”.
Recati, naturalmente, preferisce sottolineare gli aspetti condivisi: “Tutti, sindaci e segretari, hanno concordato sul fatto che si riparte da un lavoro importante fatto in questi anni. Penso alla pianificazione territoriale, alla polizia municipale unificata, al Suap, all’Upa, scelte che hanno fatto trovare il Mugello preparato dal punto di vista politico e istituzionale. La prospettiva è quella di continuare sulla via positiva fin qui intrapresa, di cercare di implementare l’unione montana, alla quale il partito continua a credere in maniera decisa. E sarà importante indirizzarci verso altre fusioni tra comuni del Mugello, vista la buona esperienza già sperimentata dal comune di Scarperia e San Piero”.
Nel “risiko” del potere mugellano, Scarperia e San Piero cosa ha ottenuto in cambio? “Non abbiamo fatto scambi di posti – precisa il segretario zonale del Pd – Borgo era insufficientemente rappresentato a livello territoriale. Certamente, quando si dovrà discutere di altre nomine, si terrà conto di questa nuova situazione”.
A chi gli fa notare se non siano troppe le cariche assunte da Omoboni, Recati risponde: “Beh, il Gal-Start ha un ruolo diverso, più tecnico, e non politico istituzionale. Se poi dobbiamo discutere sul fatto che i sindaci sembra che possano e debbano fare tutto, dico che è una scelta da qualche tempo fatta a livello politico nazionale, con i sindaci diventati i factotum del territorio. Ed effettivamente può essere una difficoltà, ma non per Omoboni, in generale”.
L’elezione del sindaco di Borgo a presidente dell’Unione è prevista, sembra, per i primi di marzo. E il lavoro di ricucitura di Recati non è finito. “Sul piano politico ora – dice – si deve aprire un ragionamento col partito socialista, che fa parte della coalizione”.
Perché l’improvvisa baruffa interna all’interno del Pd, con il fresco di tessera Pd Omoboni (articolo qui) che ha scalzato il presidente uscente, non a tutti è piaciuta. Non è piaciuta alle liste civiche, che due anni e mezzo fa votarono per Ignesti, e che sembra non abbiano intenzione di fare lo stesso con Omoboni, non è piaciuta alla componente socialista. E l’elezione, che quasi sicuramente è scontata, sarà comunque più sul filo di lana.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 11 febbraio 2017