Pianvallico srl, il Comune di Borgo San Lorenzo ora esce davvero
BORGO SAN LORENZO – Il Comune di Borgo San Lorenzo esce dalla Pianvallico srl, la società un tempo pubblico-privata, ora interamente pubblica, nata quasi venti anni fa per promuovere lo sviluppo socio-economico del Mugello con la gestione delle aree produttive. Il valore della sua quota è dimezzato ma pur di uscire il comune accetterà quanto quantificato dall’amministratore unico della società Mauro Nencini, 7.500 euro, rispetto ai 15 mila a suo tempo versati.
Ma per una migliore comprensione della vicenda vale la pena pubblicare una nota del Comune di Borgo, predisposto dall’ufficio Staff del Servizio Risorse del Comune, e inviato ai consiglieri comunali dal sindaco Omoboni, nota che, dopo aver rilevato criticamente in merito alla trasparenza del sito web aziendale (“il sito web non si apre e risulta in manutenzione, precedentemente la sezione ‘Amministrazione trasparente’, che appariva sotto ‘Azienda’ nella homepage, non riportava informazioni. Mancavano sul sito web anche i bilanci. Non risulta siano stati attuati i provvedimenti in materia di anticorruzione e trasparenza (approvazione Piano anticorruzione e trasparenza, individuazione responsabile)”), così prosegue:
Capitale sociale: è di 200.000 euro, interamente pubblico. La quota del Comune di Borgo San Lorenzo è del 7,5 % pari a 15.000 euro; altri soci: Comune di Scarperia e San Piero 35 % pari a euro 70.000, Unione montana dei Comuni del Mugello 57,5% pari a € 115.000.
L’onere sul bilancio comunale 2017 a favore della partecipata è di 0 euro.
Il risultato economico degli ultimi anni è il seguente:
2011 € 1.746,00
2012 € – 292.470,00
2013 € – 319.790,00
2014 € – 380.064,00
2015 € 2.790,00
2016 € – 277.170,00
2017 € – 199.879,00
Nessun dividendo erogato negli ultimi anni. L’ultimo dividendo fu erogato nel 2010 (bilancio 2009) per euro 10.500,00.
Fatturato
2014 357.910
2015 fatturato medio 2014-2016 euro 857.181
2016 fatturato medio 2015-2017 euro 966.724
2017 686.541
Amministratore: Mauro Nencini – Amministratore unico (per un anno) indennità 10.000 + rimborso spese (max 300 euro mensili)
Sindaco unico: Libero Mannucci (per tre anni, fino al bilancio 2018)
Non sono stati designati dal Comune di Borgo San Lorenzo.
Breve cronistoria della Pianvallico
La Pianvallico è oggi una società con capitale pubblico, ma nasce nel 2001 da una iniziativa del Comune di San Piero a Sieve come società di trasformazione urbana in forma di Spa a capitale misto pubblico-privato. La quota di 200 mila euro viene divisa così: 50,5 % al Comune e 49,5 % al socio privato Cepa spa, risultata scelta dopo gara ed evidenza pubblica.
Nel 2003 parte della quota comunale è acquistata dai Comuni di Scarperia (17,5%), Borgo San Lorenzo (7,5%) e dalla Comunità montana del Mugello (8%). Rimane al Comune di San Piero il 17,5%.
L’adesione del Comune di Borgo San Lorenzo alla società fu deliberata dal Consiglio comunale con atto n. 11 del 18 gennaio 2003, con la motivazione di contribuire allo sviluppo economico del territorio della comunità montana, in particolare al sostegno del potenziamento e della riqualificazione delle aree industriali.
Nel gennaio 2014, in seguito alla fusione dei due Comuni di San Piero a Sieve e Scarperia, il Comune nascente accorpa il 35% della quota. A luglio 2014 l’Unione del Mugello (subentrata alla Comunità montana Mugello) rileva la quota del privato in seguito al fallimento della Cepa spa e raggiunge la quota del 57,5%. La società diviene dunque interamente pubblica, con le seguenti quote:
• Comune di Borgo San Lorenzo 7,5 % pari a 15.000 euro
• Comune di Scarperia e San Piero 35,0 % pari a 70.000 euro
• Unione montana dei Comuni del Mugello 57,5 % pari a 115.000 euro
Le ipotesi di un’attività più generale relativa alla promozione dello sviluppo socio economico del territorio del Mugello, benché in Statuto, non provocano modifiche alle concrete e consuete attività svolte dalla società.
Nel giugno 2016 la società viene trasformata da spa a srl, viene inoltre rivisto lo Statuto prevedendo uno snellimento degli organi per un minore costo gestionale.
Attualmente e da anni il Comune di Borgo San Lorenzo non ha contratti in corso con la società, ed inoltre la Pianvallico non ha interventi in corso su aree del territorio comunale.
Nella deliberazione consiliare n. 92 del 12 dicembre 2014, in occasione dell’approvazione di variazioni dello Statuto, il Consiglio, viste le funzioni della società, aveva affermato che “… attualmente la società Pianvallico non svolge tali attività nei confronti del Comune di Borgo San Lorenzo, quindi nei prossimi mesi andrà valutata l’opportunità di affidare alla società attività rientranti nell’oggetto sociale per renderla in linea con quanto previsto da varie disposizioni normative in materia di partecipate dagli Enti locali, salvo procedere alla cessione della partecipazione”.
A marzo 2015 il Piano operativo di razionalizzazione delle partecipate valutò che “si ritiene che tale società attualmente non sia indispensabile per il perseguimento delle finalità istituzionali dell’Ente, salvo nuovi sviluppi che dovranno comunque manifestarsi entro breve termine”.
A luglio 2015, in assenza di novità circa la mission della società, il Comune di Borgo San Lorenzo sollecitò l’Amministratore unico a farsi carico di riunire rapidamente i soci per chiarire se sono possibili nuove attività societarie o in mancanza lasciare ogni singolo socio libero di prendere la decisione ritenuta più opportuna circa la propria quota societaria.
La dismissione
Con deliberazione consiliare n. 45/2016 il Comune di Borgo San Lorenzo ha così deciso la vendita della quota azionaria della Pianvallico srl incaricandone il dirigente del Servizio Risorse. Con nota del 22 dicembre 2016, e poi sollecito del 4 aprile 2017, il dirigente ha messo al corrente l’Amministratore unico richiedendo se la società è interessata al riacquisto della quota e di porre a conoscenza gli altri soci, secondo le norme statutarie, per l’eventuale attivazione del diritto di prelazione. Questa decisione è stata poi confermata nella Revisione straordinaria delle partecipazioni approvata dal Consiglio nel settembre 2017.
Mancando richieste di prelazione nel dicembre 2017 il Comune di Borgo San Lorenzo ha svolto una procedura pubblica per la vendita della propria quota (v. det. 977/2017), senza esito. Il bando non ha raccolto nessuna offerta.
Pertanto con nota del 26 febbraio 2018 il Comune ha comunicato alla Pianvallico il proprio recesso, in base alla nuova normativa, da attuarsi o con acquisto della quota direttamente dalla società o con liquidazione del suo valore anche riducendo il capitale sociale.
A luglio nell’assemblea dei soci è stato definito il criterio del valore della quota comunale che è stato conteggiato ed espresso con apposita nota del 20 ottobre scorso che l’ha indicato in euro 7.500.
La spiegazione di un deprezzamento della quota, fino a dimezzarne il valore nominale, è determinata, oltre che dalle perdite ingenti degli ultimi bilanci (nel 2016 perdita di 277.170 euro; nel 2017 di 199.879), dalle previsioni negative per il corrente anno che ridurrebbe il patrimonio netto della società a 104 mila euro. La ridotta appetibilità sul mercato della partecipazione porta a ritenere l’Amministratore unico della società, sentito il Revisore, congrua la valutazione di 7.500 euro per la quota del 7,5% di proprietà del Comune di Borgo San Lorenzo.
Va rammentato che:
– il costo pagato dal Comune nel 2003 per l’acquisto delle azioni Pianvallico, del valore nominale di 15 mila euro, fu di euro 17.143,75;
– negli anni 2006 e 2010 sono stati versati dividendi dalla Pianvallico spa al Comune di Borgo San Lorenzo rispettivamente per euro 6 mila e 10 mila, regolarmente introitati.
Dunque anche al deludente valore stimato oggi non si può complessivamente ritenere negativo l’intervento comunale realizzato con la Pianvallico dal punto di vista finanziario.
Sotto un profilo più di prospettiva va notato che la decisione di cessare la partecipazione comunale nella società è maturata prima della normativa Madia, già con le indicazioni della Legge di Stabilità del 2015 (legge 23 dicembre 2014 n. 190, artt. 611 e 612) che indicavano di svolgere una razionalizzazione delle partecipate sulla base di criteri desunti dalla Legge finanziaria 2008 (che impediva alle amministrazioni pubbliche la costituzione di società per la produzione di beni e servizi, se non strettamente necessarie al perseguimento delle proprie finalità istituzionali, al fine di tutelare la concorrenza e il mercato).
Il vero problema infatti che si è manifestato è stato che la Pianvallico, rispetto agli intenti del 2003, ha di fatto svolto attività solo con aree del Comune di Scarperia e San Piero. Il progetto direttore, che prevedeva anche una zona della loc. Soterna – La torre, di competenza territoriale di Borgo San Lorenzo, non è invece stato attuato interamente. Né è avvenuta una sostanziale modifica dell’iniziativa societaria con la maggioranza della quota in possesso dell’Unione Mugello.
Questo dunque il quadro attuale che consente di chiudere la partecipazione sociale alla Pianvallico, come richiesto dal Consiglio con atto 45/2016.
“Nei prossimi giorni – conclude il sindaco – risponderemo all’Amministratore unico aderendo alla proposta di liquidazione e comunicando le modalità per il versamento dell’importo relativo.”
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 3 novembre 2018