Borgo San Lorenzo. Polentata delle Ceneri a rischio?
BORGO SAN LORENZO – Ecco un’altra tradizione centenaria locale che fa parte della nostra storia che rischia di scomparire: la borghigiana Polentata delle Ceneri forse non vedrà il 2019. Questa ricorrenza, che festeggia la vittoria nel 1799 del paese contro l’esercito francese, occasione in cui fu appunto fatta la prima polentata, è molto attesa dalla gente. E così oggi come allora, anche quest’anno il gruppo degli Alpini e una ventina di volontari l’hanno preparata, cucinando dall’alba fino a mezzogiorno quasi un centinaio di chili di polenta, servita calda con sugo ai porri o al ragù, quello “tradizionale”.
Per amore verso il proprio paese, “vengo a fare la polenta – dice un volontario – da quando ero un bambino, accompagnavo mio nonno, ora ho settant’anni”, senza alcun guadagno. Di certo solo quello della schiena rotta, le braccia stanche e qualche malanno. Perché fino alla prima parte della mattina la temperatura ieri 14 febbraio era sotto lo zero. Perché “per farla buona” ci vuole un’ora, a mescolarla nel pentolone di rame. Eppure, c’è il rischio che non venga più fatta, a dispetto della passione.
Perché i costi non mancano, la burocrazia non aiuta e la gente se ne approfitta. Intanto i volontari hanno dovuto pagare l’occupazione di suolo pubblico al Comune. Avrebbero dovuto fare domanda di concessione di benefici, potrebbe replicare qualcuno, ma l’Amministrazione, al di là dei moduli da riempire per la richiesta, non poteva trovare il sistema per venire incontro, per trovare le risorse per esentare da questa tassa, per una manifestazione tradizionale, anche semplicemente facendo interessare uno sponsor. D’altro canto non la si fa da ieri, ma da decenni. E poi c’è la questione di maleducazione e mancanza di rispetto della gente. In diversi si sono presentati con contenitori di alluminio e pirofile con la pretesa di fare man bassa di polenta. E alla domanda: “Signora ma non le sembra di esagerare nel prendere più della porzione che spetta ad ognuno?”, pronta la risposta: “Ma ho gente a pranzo”. Se poi le fai notare della possibilità di lasciare qualche euro in donazione per le spese, questa, ma come tante altre persone che hanno fatto la stessa cosa, si volta e va via. Davvero un bel sistema.
Fabrizio Nazio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 15 febbraio 2018