Quattro novembre, Scarperia e San Piero celebrano il centenario del Milite Ignoto
SCARPERIA E SAN PIERO – Nella giornata che celebra l’Unità Nazionale e le Forze Armate, che quest’anno ricorda – oltre ai 103 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale – anche il centenario della tumulazione del Milite Ignoto nel sacello dell’Altare della Patria, il Comune di Scarperia e San Piero ha reso onore alla ricorrenza con una significativa e partecipata cerimonia.
Già lo scorso 18 ottobre il Consiglio Comunale, aderendo ad un progetto dell’Anci, si era espresso all’unanimità conferendo la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, Cittadino d’Italia. Un gesto di riconoscimento verso i tanti giovani caduti in difesa della Patria durante la Prima Guerra Mondiale, affinchè il loro sacrificio non sia dimenticato.
Le celebrazioni del Quattro novembre sono state organizzate dall’amministrazione con i Gruppi Alpini di Scarperia e San Piero a Sieve, prima al Parco della Rimembranza di San Piero a Sieve, e di seguito al Monumento ai Caduti di Scarperia. Le stesse hanno visto la presenza di rappresentanti di altri Gruppi Alpini di zona, di Associazioni quali le Misericordie e il Circolo SMS di Campomigliaio, di molti cittadini, e degli studenti delle classi terze dell’Istituto Comprensivo, aderente all’iniziativa. Oltre, ovviamente, alle autorità: il Sindaco Federico Ignesti, i Parroci Don Nicola – venuto da Galliano in sostituzione del Pievano Don Daniele, assente per attendere ad altri compiti istituzionali – e Don Antonio, i rappresentanti delle due Stazioni CC, Comandante Danilo Ciccarelli, M.lli Mariano Alberto e Rocchi Alessandro, e del Comandante del Distretto di Scarperia e San Piero della Polizia Locale dell’Unione Mugello Stefano Baldini, e il suo Vice Leonardo Abrans, i componenti la Giunta e il Presidente del Consiglio Comunale, Claudio Piccirillo.
Un’organizzazione impeccabile ha accompagnato le due commemorazioni, con rituali toccanti nel loro significato, diretto al ricordo di coloro che persero la vita durante i lunghi anni della Grande Guerra: l’Onore ai Caduti, la benedizione e la deposizione della Corona ai rispettivi cippi.
Il tutto scandito dalla tromba del M° Antonio Vecchio, e dalle registrazioni della Canzone del Piave e dell’Inno Nazionale, del quale il Sindaco in primis ha orgogliosamente intonato i versi.
Una presenza davvero preziosa per tutti è stata quella degli studenti, rappresentanti delle giovani generazioni, ai quali sono stati rivolti i discorsi del Parroco, del Sindaco e del Decano degli Alpini, Renzo Cavaciocchi. Per loro Ignesti ha ripercorso le amare vicende di una strage dove il sacrificio di vite umane è stato enorme come mai prima di allora e che, come tutte le guerre, poteva essere evitata. Per questo è importante che la memoria di quelle persone, di quei ragazzi ‘che sono andati avanti’ – per usare un’espressione degli Alpini –, resti vivida in tutti noi, e tanto più in coloro che stanno costruendo il loro e il nostro futuro. E sempre per questo, ha sottolineato il nostro Sindaco, luoghi e monumenti come quelli visitati in questa occasione devono entrare a far parte della vita quotidiana. Quindi, al di là delle cerimonie che possono svolgersi durante l’anno, gettarvi uno sguardo quando vi si passa davanti, e indirizzare un intimo saluto di riconoscenza a coloro i cui nomi sono impressi sulla pietra, è un gesto di attenzione, che induce a non dare per scontato un sacrificio che ci consente oggi di vivere in uno stato libero.
Poi, nel pomeriggio, l’inaugurazione della mostra ‘Ciao Nemico-Uomini che vissero e morirono nella Grande Guerra 1915-1918’, organizzata nel Palazzo dei Vicari dall’Associazione Gotica Toscana ed aperta fino al 5 dicembre e, domenica 7 novembre, alle 10,30, deposizione della corona di alloro al monumento ai caduti nel piazzale esterno della Chiesa di S. Stefano a Cornetole a Campomigliaio.
Elisabetta Boni
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 5 Novembre 2021