
VICCHIO – Franco Vichi, ex assessore di Vicchio, invia in redazione le proprie riflessioni in merito all’assemblea sulla situazione economica del Comune, tenutasi sabato al teatro Giotto (articolo qui):
Ero presente sabato. Tralascio gli aspetti etici e morali della vicenda e cioè la disinvoltura di un sindaco che nel mandato precedente, in un ruolo diverso come amministratore, aveva approvato i conti comunali che ora disconosce. Non ho sentito proposte concrete. Tanti se e tanti ma. Comprendo che non sia facile attingere a nuove risorse, perché il tessuto è fragile, mancano le imprese e i cittadini diminuiscono e invecchiano. Legittimo tirare una linea per ripartire e in assenza di idee amministrative chiedere lumi anche alla Corte dei Conti, che è organo tecnico di controllo. Ma ciò che emerge in tutta la sua drammaticità è la totale assenza della politica, di una visione strategica.
I conti non sono interpretabili, la quadra verrà trovata, con più o meno indebitamento pubblico, ma l’interpretazione del ruolo e la formazione di una classe amministrativa e politica all’altezza della situazione, quella non si improvvisa.
Ed è qui lo snodo. Le campagne elettorali terminano e per governare un Comune servono competenze. Chi governa, deve individuare le soluzioni, avere relazioni istituzionali, deve saper trattare con imprenditori e professionisti, deve saper entrare dentro la macchina pubblica regionale e nazionale, ricercando nuovi finanziamenti, investimenti e opportunità per il proprio ente . Per far questo occorrono conoscenze, relazioni, studi e tanta umiltà. Sopratutto nei piccoli comuni, è così, e molto poggia sulle spalle dei sindaci. Questo è il punto. Per adesso, questi connotati non li vedo. Spero, per il bene di Vicchio di essere smentito con i fatti.
Franco Vichi
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 24 Febbraio 2025