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RIFLESSIONI SUL VANGELO DELLA DOMENICA – Avvento, l’invito a rimettersi in cammino
VICCHIO – I sacerdoti del Vicariato del Mugello, a turno, propongono una riflessione tratta dalle letture della Messa domenicale. Oggi è la volta del pievano di Vicchio don Maurizio Pieri.
In queste prime settimane del nuovo anno liturgico, in Tempo di Avvento, siamo chiamati a riflettere, meditare e pregare, sulla venuta ultima del Signore. Siamo un Popolo in cammino, che si dirige verso il Signore, il quale non è fermo e statico, ma anche Lui e soprattutto Lui è in movimento verso di noi, è Lui il “Veniente”.
Ci accompagneranno in questo percorso di Avvento alcuni personaggi, che ci aiuteranno e faciliteranno l’incontro. Uno di questi è il profeta Isaia, che in questa domenica ci lascia questa bellissima profezia. Le immagini che ci vengono donate parlano di un superamento delle differenze, dei conflitti, delle discordie. È un ritorno ad un equilibrio e ad una armonia che la creazione aveva all’origine ma che poi si è persa.
Queste immagini fatte di contrasti sono simbolo di un’umanità che ci rappresenta, in cui abbiamo perso un senso della bellezza di essere parte di un grande progetto d’amore, voluto da Dio.
L’umanità ha perso tutta la speranza? C’è una via d’uscita da questa condizione? Bisogna rassegnarsi a vivere una vita immersa nei conflitti e avversità tra fratelli e con la creazione?
Il profeta Isaia annuncia che siamo in attesa di Colui, che rivestito dal totale Amore di Dio, riporterà l’umanità a quella bellezza che era stata persa.
Colui che Dio manda è il Figlio, è Gesù, il quale rivestito dello Spirito di Dio, che è Spirito d’ Amore e di sapienza, d’intelligenza, di consiglio, di fortezza, di conoscenza e di timore del Signore.
Riconoscere Gesù, quale Figlio di Dio, che sceglie di stare accanto all’uomo, non con una presenza distaccata o privilegiata, ma assumendo in sé, la nostra natura umana, ci permetterà di riappropriarci di quelle condizioni, volute in origine da Dio nella creazione, e di ricreare una nuova condizione di comunione tra uomo e Dio e di fraternità e armonia tra uomini e con tutta la creazione.
Il tempo di avvento è tempo di consapevolezza, di conversione dell’uomo verso Dio e verso una concezione dell’umanità che si basa sulla fraternità.
Riconoscere e credere in Gesù, significa mettersi anche noi sotto l’azione trasformante dello Spirito, vivere una trasformazione in noi stessi che ci porterà a crescere in umanità, di riappropriarci della nostra vera natura, che è basata sulla comunione e sull’Amore. La trasformazione, la ri-umanizzazione dell’uomo passa da una scelta volontaria e libera, che coinvolge ognuno di noi, non può avvenire se non parte dell’intima consapevolezza di ogni uomo. Troppo facile sarebbe aspettarsi tutto dall’esterno, giustificandosi che noi non siamo capaci di cambiamento. La fonte del rinnovamento sta nel nostro cuore, nella nostra intelligenza, nella nostra sensibilità. È tempo di svegliare la nostra coscienza, di rimettersi in moto, in quel movimento che tutti sentiamo, ma che spesso non sappiamo come avviare. Questo tempo liturgico ci chiama a riflettere proprio su questa possibilità che ci viene offerta.
Accogliere le opportunità che ci vengono incontro, è accogliere il Veniente, il quale non delude le aspettative dell’uomo. La concordia tra uomini, avviene se in primis l’uomo saprà riconciliarsi con Dio e di conseguenza a questo saprà trovare modi e capacità nuove di relazione con i fratelli e le sorelle, che camminano accanto a lui. I conflitti, le relazioni malate, le ingiustizie, le povertà non sono condizioni irreversibili, ma possono sanarsi attraverso la consapevolezza che solo con l’amore l’umanità potrà salvarsi. Non saranno la ricerca sfrenata del benessere materiale, né l’imposizione di culture egoistiche e di potere che porteranno a sconfiggere le discordie e le ingiustizie. Ognuno è chiamato a fare la propria parte.
Buon cammino di Avvento
Don Maurizio Pieri
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 4 dicembre 2022
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