VAGLIA – I sacerdoti del Vicariato del Mugello, a turno, propongono una riflessione tratta dalle letture della Messa domenicale. Oggi è la volta di padre Antonio Messeri dei Missionari Oblati di Maria Immacolata, in missione in Uruguay ma originario di Bivigliano.
Questa domenica la liturgia ci invita a celebrare la Festa della Santissima Trinità. È significativo che dopo aver vissuto il tempo pasquale, terminato la scorsa domenica con la Pentecoste, riparta il tempo ordinario con questa festa.
L’evangelista Giovanni in tutto il capitolo XVI ci parla delle difficoltà a cui può andare incontro il discepolo che desideri realmente unire la sua vita a quella di Cristo.
Gli apostoli, mentre Gesù era ancora con loro, hanno sperimentato una certa “invincibilità”, era il Lui la loro sicurezza, riponevano in Lui la loro speranza, ma rischiano a causa della tribolazione di smarrire tutto questo.
Come succede nelle nostre vite, spesso non abbiamo il tempo di poter dire alle persone che ci sono vicine tutto quello che il nostro cuore ci suggerisce, non sappiamo se l’altro sia in grado di comprenderci o non ne abbiamo la forza.
Diciamo spesso: “Questo non è il momento” e rimandiamo a un domani, che a volte non arriva mai, il dialogo su queste realtà.
Gesù dice ai discepoli che vorrebbe dire loro ancora tante cose per poterli aiutare nel cammino della vita, ma non gliele può dire perché non sono in grado di comprenderle sino in fondo. Ci sono delle realtà che possiamo capire in modo profondo solo dopo aver fatto una certa esperienza, sennò le semplici parole possono restare vuote.
Il maestro assicura che queste cose verranno dette in un altro momento dallo Spirito Santo, che continua la missione di Gesù. Lo Spirito ricorderà e farà comprendere in pienezza le parole di Gesù e ne annuncerà di nuove, preparando i discepoli alla futura missione.
Così come ha fatto Gesù, così farà lo Spirito e rimarrà per sempre con noi.
L’evangelista ci aiuta a capire l’unità tra le persone della Santissima Trinità, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo che da sempre e per sempre sono e saranno al fianco di ognuno di noi.
La Trinità è il nostro Dio, Dio dei Cristiani, che ci dà la vita, ci ama, offre la sua vita per noi e ci sta sempre vicino. Proprio guardando a Dio possiamo comprendere chi siamo e come vivere la nostra vita. Prima di tutto la Trinità è comunione, ci invita a essere anche noi strumenti di comunione e di unità fra tutte le persone. È presenza costante tra di noi, da sempre e per sempre. È dono ed amore scambievole. Noi ce la facciamo a vivere così come Dio ci ha pensato dall’inizio, a sua immagine e somiglianza?
Celebriamo con gioia piena questa festa della Santissima Trinità, questa festa di Dio, riconoscendo la sua presenza costante nella nostra vita, soprattutto nei momenti pesanti e difficili.
Abbiamo fiducia in Lui.
Padre Antonio Messeri
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 12 giugno 2022