Romanelli – Bruschi, una fondazione a servizio del paese. Ne parla il presidente Giovanni Bagiardi
BORGO SAN LORENZO – Di recente la Fondazione Romanelli e Bruschi ha rinnovato gli organi, confermando il vecchio consiglio e l’attuale presidente, Giovanni Bagiardi. E ha incamerato i beni della Fondazione Umberto I, che è stata sciolta.
E’ l’occasione giusta, parlandone col presidente Bagiardi, per fare il punto di questa ex-Opera Pia, che a Boargo San Lorenzo ha un ruolo di rilievo, anche per la parrocchia, visto che è la proprietaria di tutti gli immobili del Centro Giovanile, concessi in comodato alla parrocchia, del cinema Don Bosco e del Villaggio a Figliano, anch’essi concessi in comodato gratuito alla parrocchia.
Col nuovo consiglio, insediatosi cinque anni fa e ora riconfermato – oltre al presidente ne fanno parte l’avvocato Marco Rossi, Gabriele Guidotti, Serena Ontanetti, nominati dall’Arcivescovo di Firenze, ed Elena Caporicci, nominata dal Comune di Borgo San Lorenzo -, c’è stato un rilevante cambio di passo.
Bagiardi fa così un primo bilancio: ”Sono già passati 5 anni da quando nel marzo 2018 abbiamo iniziato con Gabriele, Marco, Serena ed Elena questa avventura.
È’ stato bello potersi incontrare, lo scorso febbraio, con il Cardinale Betori, potersi confrontare sui problemi, sulle opportunità e su quello che è stato fatto ed insieme a Don Luciano e Don Francesco, ricevere la fiducia per i prossimi 5 anni.
L’ occasione è servita anche a noi per fare il punto su quello che è stato, partendo da un’analisi del patrimonio immobiliare in gran parte deruto, con grandi problemi strutturali o di destinazione d’uso. Abbiamo quindi deciso di intraprendere, con grande entusiasmo e con qualche preoccupazione, la ristrutturazione dell’”incompiuta” (articolo qui). L’ iniziativa “aiutaci a colorare un sogno“ è stata un’esperienza di grande condivisione e partecipazione: abbiamo avuto la conferma di quanto questo spazio sia centrale, necessario ed importante per tutta la comunità.
Il resto è venuto un po’ di conseguenza, il tetto e la facciata del corpo centrale del centro giovanile (articolo qui), il recupero della palazzina ex Audax, la creazione di uno spogliatoio con docce, il nuovo campo polisport, l’abbattimento delle barriere architettoniche del piazzale, che ha reso il centro giovanile un luogo accessibile ed inclusivo, e presto inaugureremo con il consiglio del centro giovanile, il Comune e e la Società della Salute, una stanza polifunzionale nella ex biblioteca pensata per le associazioni ed i ragazzi affetti da disabilità (articolo qui).”
Il presidente Bagiardi continua: “Tutte queste cose materiali (oltre ad aver attraversato i due anni pesanti della pandemia) è stato possibile realizzarle alienando alcune proprietà, senza perdere di vista la capitalizzazione del patrimonio della fondazione. L’acquisto della ex falegnameria Giovannini in corso Matteotti ne è un esempio. Ma soprattutto è stato possibile realizzarle cercando di ponderare le scelte, condividendole con gli organi della parrocchia in primis, il consiglio del centro giovanile ed il consiglio degli affari economici della parrocchia, in un clima di grande condivisione e serenità”.
Così ora si può guardare al futuro: “Il prossimo intervento, adesso avviato, sarà la ristrutturazione del teatrino sopra il porticato del centro giovanile: verrano realizzate quattro stanze per le varie associazioni. Di idee, speranze e sogni – conclude Bagiardi – ne abbiamo tanti. E passo dopo passo, consapevoli della responsabilità, cercheremo di realizzarne il più possibile”.
La Fondazione Romanelli – Bruschi, che ha radici antiche, essendo nata dalla fusione tra due distinte realtà borghigiane, l’ente fatto costituire da Carlo Romanelli nel 1898 con gli immobili rurali e la villa di Figliano da una parte, e la donazione effettuata dalla famiglia Bruschi degli immobili che formano oggi il Centro Giovanile, nel 1925 – dimostra ancora, così, la sua utilità per la comunità cristiana e per tutto il paese di Borgo San Lorenzo.
Scusate, non leggo niente a proposito della Chiesa di Figliano.
Mi sembra che anch’essa sia della Fondazione Romanelli Bruschi.
C’è qualche idea?
Grazie!