Sabatini e Poggiali, mezzo secolo di passione per l’edilizia
BORGO SAN LORENZO – Una bella soddisfazione quella ottenuta dall’azienda borghigiana “B.S.P.” di Luigi Sabatini e Stefano Poggiali, che dal 1970 opera nel Mugello in campo edile. La Camera di Commercio di Firenze, infatti, ha conferito loro l’onorificenza per “il merito di aver contribuito da così tanto tempo allo sviluppo economico e sociale del nostro territorio”.
“È stata una cosa veramente inaspettata – racconta Stefano Poggiali, socio della B.S.P. – perché né io né il mio socio avevamo fatto alcuna richiesta. Questo, però, ci dà ancora più soddisfazione perché vuol dire che il lavoro che abbiamo fatto, e prima di noi i nostri babbi, ha veramente valore anche perché non si trovano più molte aziende che oggi sono gestite dalla seconda generazione”.
Infatti, la BSP fu fondata nel 1970 da Nello Sabatini ed Ottavio Poggiali insieme ad altri due soci che poi negli anni si sono ritirati. “Nello ed Ottavio – racconta Stefano – lavoravano come muratori a tempo perso, però si erano resi conto che era un lavoro per il quale erano portati e che amavano molto. Nasce così la BSP. Poi, siamo arrivati io e Luigi. Per quanto mi riguarda sono entrato in azienda perché non avevo tanta voglia di studiare ed allora il mio babbo mi disse che potevo scegliere se studiare o lavorare, e potete immaginare quale fu la mia scelta! Nel 1984 entrai in azienda come apprendista ed imparai questo lavoro dalle basi, come chiunque altro. Poi, quando i nostri genitori sono andati in pensione, abbiamo rilevato l’azienda”.
L’azienda si occupa di edilizia con una particolare predilezione per il restauro di edifici storici che, nel nostro territorio non mancano certamente: “Tra tutti i rami dell’edilizia – dice Poggiali – è il restauro quello che noi preferiamo, perché ci dà più soddisfazione. Abbiamo anche lavorato su nuovi edifici ma preferiamo prenderci cura di quello che è già stato creato, facendo in modo che resista nel tempo. Così è stato, per fare un esempio fra i tanti, con il rifacimento delle facciate del villino dell’antica tipografia Mazzocchi, un lavoro importante ed impegnativo che però, dopo tanti anni è ancora in ottime condizioni.”.
Questi ultimi anni non sono stati facili, ma i due imprenditori mugellani non si sono arresi alle difficoltà: “Abbiamo patito, in questi due anni, perché prima siamo rimasti fermi per oltre un mese e mezzo poi abbiamo perso, o dovuto fermare, alcune commissioni perché alcuni clienti si erano trovati in difficoltà. E poi questo è un settore dove la burocrazia sembra sempre aumentare, e sono convinto che se i nostri padri avessero visto tutti i fogli con cui abbiamo a che fare ogni giorno non avrebbero scelto questo mestiere”.
Chissà però se avrebbero rinunciato. Perché la passione è passione e basta sentire parlare Poggiali del proprio lavoro e dei suoi otto dipendenti: “Andare nei cantieri, sporcarsi le mani, lavorare per davvero, è quello che ci piace fare. Abbiamo ottimi dipendenti, bravi e motivati ma questo non vuol dire lasciarli a loro stessi e rinchiuderci in un ufficio, non è quello che vogliamo e non è quello che offriamo ai clienti. Sì perché in un cantiere, specie se parliamo di ristrutturazione, tutto è in continua evoluzione, tutto può cambiare e dobbiamo essere lì, sul campo, per valutare il da farsi via via. Questo mestiere è bellissimo e quello che per me è importante è trasmetterlo. Ci sono sempre meno persone che hanno voglia di imparare a fare il muratore perché è un lavoro duro, si fatica molto ma davvero, ve lo assicuro, è in grado di dare tantissima soddisfazione personale. Se poi arriva anche l’onorificenza della Camera di Commercio meglio, ma noi siamo fieri di quello che facciamo e della tradizione che abbiamo appreso e che ogni giorno doniamo agli altri”.
I.DV.
©️ Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 17 giugno 2021