
MARRADI – Il consigliere comunale di minoranza denuncia la situazione dei suoi concittadini, ed annuncia: “valuteremo se vi sono gli estremi per un esposto per interruzione di pubblico servizio, perché questa situazione è inaccettabile e qualcuno deve assumersi la responsabilità di quanto sta accadendo”. Ecco la nota completa:
Continua l’insulto e la violazione dei diritti di molti cittadini marradesi e probabilmente non solo di Marradi. Ad oggi, infatti, molti cittadini marradesi non sanno ancora chi sia il loro medico curante malgrado abbiano fatto la fila, il 2 e il 3 gennaio, agli sportelli delle cosiddette “botteghe della salute”, che hanno rappresentato, evidentemente, solo una perdita di tempo.
Questi cittadini, nella maggior parte anziani, non sanno ancora chi è il loro medico, questo è inaccettabile è un insulto alla dignità e i diritti dei cittadini. Gli è stata chiesta una delega, con fiducia è stata concessa ed ancora oggi la ASL o chi per lei non gli ha comunicato chi è il medico, ma questi cittadini come gli altri hanno bisogno e diritto di sapere chi è il loro dottore.
A questo si aggiunge che tanti cittadini fanno la coda allo sportello per scegliersi il proprio medico, c’è chi va coda al mattino prestissimo, per poterlo, finalmente, avere, persone anziane per lo più, in spazi, oltretutto, non adeguati ad accogliere tante persone. Eppure sarebbe bastato, in questa situazione straordinaria ed emergenziale, aprire lo sportello tutti i giorni, per due o tre settimane, ma non lo hanno fatto.
Sarebbero bastati rispetto per i cittadini e competenza, qui abbiamo il contrario, qualcuno dovrà assumersi la responsabilità, qualcuno dovrà chiedere scusa, qualcuno dovrà dimettersi, se ne ha la dignità.
Per conto nostro valuteremo, col supporto di consulenti esterni, se vi sono gli estremi per un esposto per interruzione di pubblico servizio, perché questa situazione è inaccettabile e qualcuno deve assumersi la responsabilità di quanto sta accadendo.
Fonte: Rudi Frassineti
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 13 gennaio 2025