Sedici anni per costruire 21 alloggi. Aperto il cantiere a Borgo, nell’area ex-Torrini
BORGO SAN LORENZO – E’ stato finalmente avviato il piano di recupero dell’area ex-Torrini a Borgo San Lorenzo. Stamani su “La Nazione” ne ha parlato il progettista, l’architetto Mauro Rontini. Che evidenzia quanto sia stato l’iter per giungere all’apertura del cantiere. Ci sono voluti infatti sedici anni.
Ora comunque si è iniziato. Si tratta di un intervento che prevede la realizzazione di ventuno appartamenti, di piccole dimensioni, dai 50 agli 80 mq, un edificio unico, stretto e allungato. Lungo il torrente Le Cale, a metà di viale della Repubblica, nella zona dell’Ovonda e del Caffè 90. Il costruttore è Roberto Lucherini, uno dei rarissimi imprenditori edili locali rimasti in piedi.
“E’ un piano di recupero, con la demolizione delle volumetrie esistenti –spiega il progettista-. E ci tengo a sottolineare che i volumi esistenti erano molto superiori rispetto a quello che sarà realizzato, si passa da oltre 8000 a 5000 metri cubi.
Era un progetto molto complicato, con una serie di vincoli, la distanza dal torrente, la distanza dai fabbricati esistenti, la distanza dalla ferrovia, la necessità dei parcheggi”.
Ma i tempi sono stati comunque troppo lunghi: “Un piano di recupero è una procedura che si dovrebbe concludere in un anno. Qui di anni ce ne sono voluti sedici! Perché tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, i tempi di ogni passaggio in commissione che si dilatano, i vari enti che devono esprimere un parere e che sono ognuno una repubblica per conto suo e non dialogano tra sé. Il Genio Civile, le Ferrovie, l’Arpat, le verifiche sulla presenza di inquinanti…” Non è mancata neppure l’opposizione di un gruppo di abitanti di via della Costituzione, sul problema dei parcheggi. Il comune ha accolto l’osservazione dei cittadini, e con il progetto si è ripartiti da capo. E intanto gli strumenti urbanistici, il piano strutturale, il Ruc, sono cambiati, e sono stati necessari ulteriori adeguamenti.
“Non è possibile –si è sfogato Rontini- che in un Paese moderno, per fare un piccolo intervento come questo, ci vogliano sedici anni. Quando l’imprenditore decise di fare questo investimento il settore tirava molto. Ora invece è cambiato tutto, con una crisi che è stato un massacro nell’edilizia. Basti pensare che avevo dieci clienti tra le imprese di costruzioni, e ne è rimasta solo una. Ed è un problema grave. Perché se anche adesso ripartisse l’economia, un’impresa di costruzioni non la inventi dall’oggi al domani, con maestranze in grado di lavorare bene, tecnici in grado di seguire un cantiere, imprenditori in grado di investire”.
Nel giro di un anno l’intervento all’ex-Torrini dovrebbe essere concluso. Il progettista sottolinea come elemento positivo anche quello della localizzazione: “E’ una zona a cento metri dal centro, sei vicino ai supermercati, ti puoi muovere anche senza auto, credo sia un miglioramento della qualità della vita. Le case dovrebbero stare vicine al centro; prevedere insediamenti residenziali lontani, come le case dal Martini, verso Rabatta, è stato senz’altro un errore”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 2 marzo 2016