Servizi sanitari e ospedale rinnovato. Se ne è discusso a Borgo San Lorenzo

La Giunta dell’Unione dei comuni. Il direttore generale Asl Paolo Marchese Morello sta prendendo appunti sulle domande
BORGO SAN LORENZO – Tanta gente, posti in piedi, per partecipare al consiglio aperto dell’Unione dei comuni del Mugello che si è tenuto ieri pomeriggio 3 maggio nella sala consiliare del Comune di Borgo San Lorenzo. Perché l’argomento è sicuramente importante, il futuro dei servizi ospedalieri del Mugello (articolo qui). Un futuro che secondo molti – partiti di opposizione, sindacati, comitati – non è molto tranquillizzante.
Ma gli amministratori locali hanno giocato una carta importante, quella del progetto dell’ospedale. Ospedale non nuovo, ma rinnovato, con un investimento consistente, di 31 milioni e 400 mila euro. Lo ha sottolineato in apertura il presidente dell’Unione Paolo Omoboni: “Qualche anno fa era perfino incerto il mantenimento del nostro ospedale, oggi ci viene presentato un investimento di 32 milioni di euro, un intervento che consolida l’ospedale come punto di riferimento fondamentale”. E i tecnici dell’azienda Usl hanno messo sul tavolo quello che, in verità, non è ancora un progetto, ma soltanto uno studio di fattibilità. Ma le intenzioni sono interessanti, e Morello, direttore generale dell’azienda lo ha sottolineato: “Con gli ampliamenti e il rinnovo di attrezzature e impianti si migliorerà a tal punto, da essere molto simile a una struttura nuova. Tutto all’interno sarà rinnovato”.

Il direttore generale Usl Paolo Marchese Morello
Pochi hanno eccepito sul progetto, e sono arrivati apprezzamenti anche da esponenti dei gruppi di minoranza. Magari c’è chi ha domandato le ragioni di questo repentino cambio di rotta – non più demolizione e ricostruzione di un nuovo ospedale ma un intervento di messa in sicurezza con l’intervento sui 305 pilastri dell’ospedale con l’interposizione di elementi elastici “isolatori” in grado di ridurre del 75% i movimenti provocati da un sisma sulla struttura -. “L’importante – ha notato Paolo Bassetti – è che non vi siano ragioni solo economiche e che si faccia davvero una struttura adeguata alle esigenze del territorio”. Omoboni ha detto la sua: “Perché spendere di più, se possiamo avere un risultato migliore? E poi per costruire un nuovo ospedale ci sarebbe voluto troppo tempo. Non solo: così evitiamo di costruire nuovi volumi di cemento, non aumentando il carico urbanistico”.

L’ingegnere Luca Meucci che ha presentato il progetto
L’ing. Luca Meucci ha illustrato le principali caratteristiche del progetto: sorgerà una nuova palazzina di ingresso, che ospiterà bar, edicola, spazi commerciali e Cup, sarà realizzato un nuovo sistema di trasporti in verticale, verranno riorganizzati i poliambulatori, con la costruzione di un poliambulatorio di Cardiologia. La Direzione sanitaria sarà trasferita in una nuova palazzina, ampliati il Pronto soccorso e il reparto di Terapia intensiva, aggiunta una terza sala operatoria. E i posti letto passeranno da 123 a 140.
Eccezioni sono state avanzate sul “quando” dell’intervento: Luca Margheri, per le liste civiche, ha chiesto un cronoprogramma dettagliato e l’impegno della giunta dell’Unione – impegno che il presidente Paolo Omoboni in chiusura ha assunto – a resocontare ogni trimestre sulla situazione dell’ospedale, e sull’iter di costruzione: “Abbiamo già perso troppo tempo”, ha detto Margheri. E altri interventi hanno insistito sulla questione dei tempi. Con il direttore generale che al termine ha chiarito: “Stiamo ultimando la fase del progetto preliminare. A quel punto è obbligo di legge temporizzare i passi, fino all’assegnazione dei lavori. A breve vi daremo il crono programma dettagliato”.
Molto si è discusso e domandato a Morello sulla questione che aveva originato la richiesta di un consiglio straordinario aperto in Unione dei comuni: lo stato dei servizi sanitari. Su questo fronte molte sono state le domande e le osservazioni critiche, da Tatiana Bertini ed Enrico Carpini, da esponenti di “Non una di meno” a Viviana Rossi (articolo qui) , da Andrea Dreoni a Paolo Castelli, da Sandra Cerbai (articolo qui) al coordinatore borghigiano di Forza Italia Davide Galeotti; e si è parlato di Senologia, di liste di attesa sempre più lunghe, di mancanza della Tac, di carenza di personale, della sezione di Ortopedia, un tempo fiore all’occhiello, delle sale operatorie, del punto nascita, problema introdotto da Federica Tassini.
Enzo Squilloni (PSI) ha criticato l’assenza dell’assessore regionale Stefania Saccardi, con la consigliera regionale Fiammetta Capirossi che l’ha difesa, dicendo che “presto la Saccardi verrà in Mugello e che comunque il progetto dell’ospedale è venuto su input dell’assessorato”.
Morello ha risposto alle domande dei servizi. Lo ha fatto in modo abile e affabile, mai polemico, evitando quelle più scabrose – non ha replicato ad esempio alla questione sollevata da Cerbai in merito al caso di una persona deceduta durante un trasferimento a Firenze -. Ma nel complesso la seduta non ha visto toni particolarmente accesi e polemici, ed è stata piuttosto costruttiva.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 4 maggio 2018