Slitta l’audizione di Fiesoli alla Commissione Parlamentare sul Forteto
MUGELLO – È slittata l’audizione di Rodolfo Fiesoli davanti alla Commissione Parlamentare d’inchiesta sui fatti accaduti al Forteto. L’appuntamento era stato fissato per oggi, giovedì 6 Febbraio, a Roma, a Palazzo San Macuto; ma i legali del “Profeta, oggi 83enne, hanno fatto sapere con una lettera che, in quanto interdetto dal tribunale di Padova, Fiesoli non sarebbe stato in grado di partecipare.
I componenti della Commissione quindi, 15 deputati e 15 senatori, non hanno potuto far altro che far slittare l’audizione. Anche se il presidente, il deputato di Fratelli d’Italia Francesco Michelotti, sul quotidiano La Nazione di oggi afferma di non voler rinunciare alla possibilità di ascoltare Fiesoli “nel rispetto delle garazie costituzionali ma determinata nell’opera di indagine sulle gravi responsabilità nella vicenda del Forteto” e “con l’obiettivo primario di dare verità e giustizia alle vittime”.
L’audizione si sarebbe dovuta concentrare sulle relazioni, formali e amichevoli, che Fiesoli aveva stretto con esponenti politici e delle istituzioni durante gli anni alla guida della comunità. Fiesoli, lo ricordiamo, è attualmente detenuto nella casa di reclusione Rsa Villa Altichiero di Padova, dove sta scontando la condanna a 14 anni e 10 mesi. Adesso la Commissione potrà scegliere se farlo prelavare e farlo portare a Roma, o se far tenere l’audizione in una sede più vicina alla struttura dove si trova detenuto. Una decisione che pare arriverà nel giro di alcune settimane.
Intanto la stessa Commissione ha ascoltato, lo scorso 23 Gennaio, anche l’ex sindaco di Borgo San Lorenzo Antonio Margheri, nell’ambito di un lavoro di indagine volto a ricostruire eventuali responsabilità delle istituzioni locali, che avrebbero dovuto controllare la comunità Il Forteto di Vicchio. Un lavoro iniziato nella precedente legislatura, e volto a ricostruire le dinamiche di un black out politico istituzionale che all’epoca, ricorda La Nazione, ha coinvolto il tribunale dei minori e gli enti locali. E che ha permesso alla comunità di Fiesoli, nonostante una condanna divenuta definitiva nel 1985, di continuare ad ottenere in affidamento bambini provenienti da situazioni difficili.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 6 Febbraio 2025