VIDEONOTIZIA – L’audizione di Antonio Margheri alla Commissione Parlamentare: “Non ricordo”
BORGO SAN LORENZO – Nei giorni scorsi la Commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Forteto ha ascoltato in audizione l’ex sindaco di Borgo San Lorenzo Antonio Margheri, primo cittadino di Borgo San Lorenzo dal 1995 al 2004. A lui è stato chiesto conto dei rapporti tra i servizi sociali del suo Comune e la struttura del Forteto. Margheri, nel ricostruire quanto accaduto, ha più volte affermato di non ricordare casi di minori di Borgo San Lorenzo affidati al Forteto, e di non essere stato informato dai servizi sociali di questi rapporti. Dichiarandosi totalmente all’oscuro dei rapporti con il Forteto intrattenuti dagli uffici del suo Comune.
Margheri, che prima di essere stato sindaco era stato Consigliere comunale , ha affermato di essere stato una prima volta al Forteto nel 1997, nell’occasione della campagna elettorale di Antonio di Pietro per la sua elezione in Mugello. “Il Forteto – ha affermato – per me era una presenza significativa nel territorio da un punto di vista economico. Si sapeva anche di ragazzi assegnati dal Tribunale, e per questo si riteneva rivestisse un ruolo sociale”.
Margheri ha però più volte ribadito di non essere stato informato dai servizi sociali di vicende relative al Forteto e dell’affidamento alla comunità di bambini di Borgo San Lorenzo. A lui sono stati chieste dai commissari informazioni rispetto alla vicenda della signora Flora Rosciano, che venne condannata ingiustamente, in seguito ad accuse false nate nell’ambito del Forteto, per l’accusa infamante di aver venduto i figli ad una rete di pedofili. E anche alla vicenda dei fratelli Daidone, affidati al Forteto. Per entrambi i casi Margheri, chiamando in causa anche la divisione dei ruoli all’interno della Giunta e l’autonomia dei servizi sociali, ha affermato: “Non ho conoscenza diretta”, e “Le assistenti sociali non hanno mai fatto presente alcunché, non ho mai avuto informazioni di nessun genere su queste cose”. Il presidente della Commissione lo ha incalzato: “Ci sono dei documenti dei servizi sociali che lavoravano presso il suo Comune, penso che lei come sindaco avrà avuto cognizione di queste situazioni. Ci sembra complicato che il Comune più grande del Mugello non avesse cognizione di quello che avveniva al Forteto”. A lui ha risposto Margheri: “Le questioni relative al Forteto sono emerse successivamente. Io non ricordo in quegli anni di avere affrontato le varie questioni con riferimento al Forteto. Non sono mai stato coinvolto dalle assistenti sociali”, confondendosi poi, parlando della vicenda Rosciano, con quella di un’altra famiglia locale.
Margheri ha infine ricordato come esemplari i rapporti assidui avevuti in quegli anni con Sergio Pietracito, successivamente presidente dell’associazione delle vittime e grande accusatore del Forteto. Rapporti dovuti all’attività di agricoltore di Pietracito e ai danni dell’Alta Velocità: “Mai – ha affermato – sono venute fuori questioni relative al Forteto. Non ho mai avuto denunce dirette, sono doppiamente meravigliato”. E ha aggiunto: “Successivamente Sergio Pietracito ha detto che per arrivare al punto di denunciare ha fatto una grande fatica per superare condizionamenti psicologici. Il contesto era questo”.
Nicola Di Renzone
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 6 Febbraio 2025
L’audizione di Margheri è indegna. Se poi parlassi di più rischierei di essere incriminato
Ricordatevi di questi figuri.
Diceva il “Migliore”: “l’odio alle urne”… Ecco a me resta di difficile comprensione, in casi come questi…