Tanti errori nella gestione del servizio di smaltimento dei rifiuti
MUGELLO – L’ex-sindaco di Firenzuola Claudio Scarpelli ha scritto un commento in merito alla gestione e smaltimento dei rifiuti, e alla situazione che si è venuta a creare in Mugello. Volentieri lo pubblichiamo.
Considerata la TARI argomento di attualità, ed avendo maturata una certa esperienza sull’argomento, durante i miei anni di amministratore, ho ritenuto di esprimere alcune considerazioni, ovviamente basate sul mio pensiero.
Innanzitutto un po’ di chiarezza: i PEF, cioè i piani finanziari nel quale si definiscono servizi e costi, sono concordati dai singoli Comuni con il gestore che ha in appalto il servizio, e approvati in modo complessivo da ATO, in quanto una parte del ciclo su come e dove smaltire i rifiuti raccolti è ovviamente gestito a livello di ambito; spetta invece ai singoli Comuni stabilire le modalità di raccolta (cassonetti, campane, porta a porta, ecc) i servizi accessori come lo spazzamento stradale e la ripartizione percentuale dei costi tra utenze domestiche e attività produttive.
La mia esperienza amministrativa mi ha portato alla conclusione che il servizio di raccolta, smaltimento e riciclo dei rifiuti, pagato quasi integralmente dai cittadini del proprio Comune tramite la TARI, senza potere utilizzare, per legge, somme derivanti dalla fiscalità generale o da trasferimenti esterni, DEVE, come per gli altri servizi comunali, avere tre caratteristiche fondamentali: garantire la raccolta e trattamento evitando la dispersione dei rifiuti nell’ambiente, essere COMODO E IL MENO CARO POSSIBILE; ecco perché, in aree vaste come i nostri Comuni, ho sempre ritenuto il Porta a Porta il metodo più scomodo e più caro rispetto a qualsiasi altra tipologia, e viste le centinaia di migliaia di bidoncini che sono stati prodotti e che dovranno essere smaltiti e l’impressionante numero di automezzi giornalmente dedicati, forse nemmeno così tanto ecocompatibile.
Quello che però, a mio avviso, ha portato all’attuale situazione “complicata” per i Comuni del basso Mugello, è stato un errore di programmazione di fondo: siamo passati ad un sistema di raccolta PAP molto spinto, senza prima chiederci chi, dove e a che costi avrebbe preso, riciclato e/o smaltito i nostri rifiuti; in sostanza una comunità di Ambito non può definirsi rispettosa dell’ambiente limitandosi a fare una buona raccolta differenziata, e scaricando su altri territori e comunità l’onere di recuperare/riciclare e/o smaltire quei rifiuti. In sostanza mancando gli impianti i Comuni mugellani sono costretti ad esportare la stragrande maggioranza dei propri rifiuti, differenziati e non, andando sul mercato al fine di trovare qualcuno che si faccia pagare per trattare il loro prodotto. La realtà purtroppo è proprio questa: “abbiamo” costretto tutti i nostri cittadini ad acquistare l’auto elettrica senza porci il problema se arriva o meno a casa nostra la corrente sufficiente per alimentarle, “abbiamo” aperto una splendida cantina in un paese le cui leggi vietano il consumo di alcol e obbligandoci pertanto ad esportare tutta la produzione delle nostre bottiglie.
Un esempio concreto: nel 2020 l’impianto di compostaggio di Faltona ha ricevuto circa 33.000 ton di rifiuti organici differenziati, di questi solo il 16% hanno trovato un riutilizzo, il 18% è finito in discarica, mentre il restante 66% risulta in giacenza, nessuno lo vuole. Si è spinto sul sistema porta a porta, con enormi disagi per i cittadini, spese di investimento importanti, dubbi benefici ambientali locali, incremento dei costi, senza porci prima il problema di dove avremmo riciclato tutto questo rifiuto. I Comuni dell’Alto Mugello invece nel 2004 hanno fatto la scelta strategica di abbandonare ATO Toscana per confluire nell’ATO Emiliana, che al suo interno ha sia gli impianti per trattare i rifiuti indifferenziati tramite i termovalorizzatori, che quelli differenziati con impianti di trattamento e recupero, con enormi benefici in fatto di servizio e tasse; a titolo di esempio il PEF di Firenzuola, a fronte di un miglioramento del servizio, è passato da circa 1.700.000 euro del 2013 a circa 1.100.000 euro del 2019, con un calo delle tariffe di quasi il 36%, trend che è andato ulteriormente a migliorare anche in questo 2022, come riportato dagli organi di stampa.
Un doveroso chiarimento: la presenza o meno della discarica di Firenzuola non ha la minima influenza sulla composizione delle tariffe TARI di Firenzuola, i nostri rifiuti non confluiscono in quel sito, in quanto di esclusiva competenza di ATO Toscana Centro, anzi la sua riapertura sta contribuendo a mitigare le tariffe dei Comuni del Basso Mugello, che durante la sua chiusura erano costretti ad esportare anche quella quota parte di rifiuti ad impianti maggiormente distanti e costosi.
A questo punto, stante gli enormi investimenti messi in campo, non è più possibile tornare indietro e l’unica scelta responsabile per i nostri Sindaci sarà quella di smettere di rincorrere le chiacchiere dello ZERORIFIUTI, pretendendo che in questi due anni di fine legislatura vengano non solo individuati, ma perlomeno autorizzati, una serie di impianti, nel territorio di ATO Toscana Centro, che non possono prescindere dal comprendere un termovalorizzatore, in modo che tra 5/6 anni si potranno raccogliere i frutti di tali scelte.
Claudio Scarpelli
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 7 Giugno 2022
Nel 2022 il PEf del comune di Firenzuola è di 1,213.681 e continua ad avere la peggior raccolta differenziata della provincia di Firenze. Se poi si vuol rapportare il costo del servizio ad abitante, nel comune di firenzuola è di 273 euro a Borgo san Lorenzo di 262. Se il problema fosse stata la mancanza di impianti i costi di raccolta , trattamento, recupero e smaltimento avrebbero dovuto aumentare in modo consistente e invece sono diminuiti di 150 mila euro a Borgo. Quello che incide sugli aumenti sono i conguagli che peseranno ancora di più nei prossimi anni dovuti a perdite e rimborso prestiti da parte di Alia. Nell’Ato toscana centro gli aumenti più bassi riguardano i 7 comuni serviti da Aer ( circa il 4%) che di impianti non ne ha.
Leonardo Romagnoli
Caro Leonardo i numeri, ma sopratutto le bollette parlano chiaro: a Firenzuola durante la mia amministrazione sono calate di circa il 36%. Ma leggendo il tuo commento parrebbe di capire che a Borgo i cittadini pagano meno che a Firenzuola?? Allora di cosa si lamentano??? E quindi se non è colpa del fatto che siate costretti ad esportare tutti i vostri rifiuti…. Quale è la causa ??? Sei un amministratore in carica e hai il dovere di segnalare eventuali irregolarità
Il pef di Borgo san Lorenzo, che io non ho votato, è aumentato di circa 330 mila euro rispetto al 2021.La voce che ha provocato questa lievitazione è stata Componenti a conguaglio per 606 mila euro e che nei prossimi anni salirà a 977 mila e poi a 1.200.000. Correttezza vorrebbe che ci venisse fornita una spiegazione dettagliata di questa voce. Ma queste cose le avevo già scritte e delle in consiglio.
Chi a suo tempo dichiarò in consiglio comunale che se si fosse dato il via libera alla costruzione della ferrovia ad alta velocità si sarebbe dimesso da ogni carica pubblica , e poi non lo ha fatto , non è credibile ,sarebbe l’ora che nel Mugello venissero eletti amministratori razionali e credibili .
Lorenzone della Gratella .