MUGELLO – Si è concluso sabato 28 maggio il servizio sperimentale dei “treni del sabato sera” con una notevole affluenza. Adesso, come ogni esperimento, dovrà essere studiato e valutato per migliorarlo e, soprattutto, decidere se vale la pena o meno tenerlo (articolo qui).
Il promotore della campagna di firme, Matteo Chelli, dopo aver più volte “ispezionato personalmente il servizio”, ha espresso il suo parere a riguardo. “I dati raccolti hanno mostrato una notevole affluenza – dichiara Chelli – Infatti, la sera del 30 aprile, in cui è stato inaugurato il servizio in concomitanza con la Notte Bianca, il treno ha contato 80 passeggeri all’andata e ben 320 al ritorno. I seguenti appuntamenti, uno ogni sabato, hanno contato tra i 20 ed i 40 passeggeri all’andata e 100/120 al ritorno”. Da una prima analisi superficiale risulta chiaro un’affluenza diversa fra l’andata ed il ritorno causata, probabilmente dall’orario ravvicinato delle due corse. “Chiedendo in giro – racconta Matteo – mi sono reso conto che molti preferiscono uscire prima, magari scendere in autobus verso le 18.00 e restare a cena a Firenze. Credo infatti che le spese della corsa delle 21.30 non siano state ammortizzate e reputo che la decisione di mantenere o meno questa corsa sia difficile ed importante. Allo stesso tempo ho potuto personalmente valutare i carenti, e spesso inadeguati, mezzi di trasporto dei pendolari barberinesi e reputo che si debba trovare una soluzione per garantire questo servizio, magari variando l’orario, istituendo un autobus invece che un treno i cui costi e le relative problematiche sono senza dubbio minori”.
Un servizio che obblighi quindi ad ancor meno spostamenti perché potrebbe essere effettuato anche nei paesi in cui non passano le rotaie e che quindi possa almeno cercare di ridurre i cosiddetti “incidenti del sabato sera”. “Il servizio è ineccepibile – racconta il giovane Chelli – dalla sicurezza al piano dell’offerta e ritengo che l’istituzione permanente del treno garantirebbe un notevole miglioramento dei servizi extraurbani, ma resto comunque dell’idea che sia necessario anche un servizio per tutti quelli che abitano fuori dalle zone ferroviarie e che quindi sono costretti ad usare l’auto per raggiungere il treno. Basta pensare ai giovanissimi che non dispongono ancora di un’auto propria. La nostra battaglia, insieme a Jacopo Alberti di Lega Nord, sarà far in modo che il treno sia istituito il più in fretta possibile, visto che siamo alle porte dell’estate, e che venga ricordato alle istituzioni la necessità di potenziare i collegamenti tra comuni mugellani tramite trasporto pubblico su gomma, specialmente la notte. Esporremo le varie criticità che si potranno presentare con tanto di dati e fotografie”.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 14 giugno 2016