VICCHIO – Botta e risposta sul rendiconto di bilancio 2023 del Comune di Vicchio, approvato dalla passata amministrazione nell’Aprile del 2024 e ieri, mercoledì 13 Novembre, riaperto e riapprovato, a seguito di verifiche, dalla nuova amministrazione guidata dal sindaco Francesco Tagliaferri. Che afferma in merito:
Dopo necessari lavori di approfondimento da parte del nostro ufficio ragioneria si è reso necessario riapprovare il rendiconto 2023 per accertare un aumento di 103.000 euro di disavanzo rispetto a quello di Aprile 2024 che ammontava a 1.237.000 euro.
Si tratta di un atto che si è reso necessario per correggere un errore contabile che rischiava di paralizzare il lavoro dell’ente. Nessuna marcia indietro sul giudizio del rendiconto, nessun voltafaccia (come ci è stato imputato).
Ad Aprile 2024 infatti, il nostro attuale Sindaco e gli allora consiglieri comunali Banchi, Salsetta e Cioni votarono convintamente contro a questo rendiconto, sulla base della gestione inadeguata della giunta Carlà che aveva perso ogni residuo controllo della macchina che stava guidando.
Il risultato che ha portato alla votazione di ieri sera, un ulteriore aumento di 100 mila euro di qel disavanzo enorme che già era stato causato è soltanto la riprova di quanto giusto fosse quel voto contrario in Consiglio Comunale.
La riapertura di quel rendiconto è servita a riconoscere, tecnicamente, questo aumento del disavanzo. Nessuno pensi dunque, come abbiamo sottolineato poco sopra, come invece in maniera del tutto strumentale ha provato a sottintendere la consigliera comunale di Vicchio Vive Bacciotti (che negli ultimi 15 anni è stata assessora al Bilancio e che ha tanta responsabilità su questa situazione) che il nostro giudizio negativo su quel rendiconto sia mutato. Ne esce, anzi, molto rafforzato.
Di seguito il testo dell’intervento in Consiglio di Laura Bacciotti, assessore al Bilancio della precedente amministrazione e adesso Consigliere di opposizione della lista “Vicchio Vive”:
Signor Sindaco, colleghi Consiglieri,
ci troviamo oggi di fronte a una vicenda emblematica, che mette in luce l’incoerenza e l’opportunismo politico dell’amministrazione Tagliaferri.
Siamo chiamati a riapprovare un rendiconto che, solo pochi mesi fa, è stato fermamente osteggiato dal sindaco Tagliaferri e da quel consigliere, ora amministratore, che siede in maggioranza, penso a colui che si astenne, Gasparrini, insieme alla lista civica Officina19, allora all’opposizione, rappresentati dai Sigg. Salsetta e Banchi.
Gli stessi che, al tempo, non mostrarono alcun impegno concreto per una gestione responsabile delle finanze pubbliche ora sollecitano la riapprovazione di quel rendiconto.
E non si venga a battezzare come controllo contabile di questa amministrazione quello che è meramente un errore ragionieristico ne tantomeno accettiamo ancora una volta di sentirci dire “questa situazione economica l’abbiamo ereditata dalla precedente amministrazione” da chi ha approvato 4 rendiconti su 5 negli ultimi anni anzi, da oggi possiamo dire da chi ne ha approvati 5 su 5.
Da chi c’è sempre stato.
E’ ora di un’assunzione di responsabilità da parte di lei Sindaco, è ora di impegnarsi a reperire nuove risorse anziché applicare tagli sulla manutenzione straordinaria e sulla sicurezza attraverso l’utilizzo del fondo imu-tasi. Mi chiedo, come si giustifica questa inversione di rotta?
In aprile, con grande serietà, l’amministrazione Carlà ha approvato il rendiconto, 6 voti favorevoli, 4 contrari Tagliaferri-Salsetta-Banchi-Cioni, 1 astenuto Gasparrini, anche se eravamo ormai a ridosso delle elezioni. Per aver compiuto questo atto di trasparenza e responsabilità, siamo stati oggetto di attacchi duri. Eppure, avremmo potuto rimandarne l’approvazione a dopo le elezioni, come prova la riapprovazione odierna, in novembre.
Nonostante ciò, abbiamo scelto di procedere subito, senza calcoli politici, perché per noi la gestione delle risorse pubbliche non è mai stata un gioco elettorale. Ma durante la campagna elettorale siamo stati attaccati violentemente, anche per il lavoro di approvazione del rendiconto e per la nostra serietà nel gestire le risorse pubbliche. Attacchi mirati a screditare il nostro operato, o forse, addirittura, le nostre persone, mettendo in dubbio la nostra integrità.
Eppure, oggi assistiamo al paradosso: chi ieri votava contro, paventando il fallimento del comune e l’aumento delle tasse, senza proporre alternative o assumersi la responsabilità del voto, oggi si dichiara a favore. Questo non è senso di responsabilità; è una giravolta politica di convenienza, che svela l’ipocrisia e l’opportunismo di chi oggi ci governa. La maggioranza Obiettivo Comune preferisce parlare di un presunto senso del dovere, piuttosto che spiegare ai cittadini le ragioni di un cambiamento così repentino.
Ma chi sta realmente dimostrando coerenza e rispetto per i cittadini? Noi, che abbiamo approvato il rendiconto a un mese dalle elezioni, in piena campagna elettorale, dimostrando trasparenza e correttezza, o chi oggi si aggrappa a quel rendiconto, che solo pochi mesi fa definiva inaccettabile, per puro calcolo elettorale? Signor Sindaco, colleghi della maggioranza, non potete parlare di responsabilità quando solo pochi mesi fa avete voltato le spalle a questa stessa delibera.
La posizione di oggi è un tradimento verso i cittadini, che si aspettano una gestione limpida e coerente, e non giochi di potere o cambi di opinione dettati dalla convenienza.
Sorge spontanea una domanda: perché oggi ci chiedete di riapprovare un rendiconto, già approvato in giunta, il 22 ottobre 2024 presenti Tagliaferri, Braschi, Marsili e Salsetta, reso immediatamente esecutivo, dopo averlo duramente osteggiato ad aprile?
È essenziale chiarire, per chi non lo sapesse, che la mancata approvazione del rendiconto porta l’ente a essere dichiarato strutturalmente deficitario, con tutte le gravi conseguenze che ne derivano. Di fronte a questa situazione, restano solo due possibili spiegazioni: o le accuse mosse al nostro bilancio erano infondate, oppure la posizione è troppo comoda per essere lasciata a un commissario esterno.
E sarà nostra cura informare non solo chi ci ha votato, ma anche chi ha votato questa maggioranza, affinché tutti possano prendere atto delle scelte di chi li rappresenta oggi in Consiglio.
La vera responsabilità verso i cittadini è quella di essere coerenti, trasparenti e seri nelle proprie scelte, valori che, a differenza di questa maggioranza, la nostra coalizione ha dimostrato anche nei momenti più difficili.
Mi auguro che chi oggi governa questo comune possa finalmente riscoprire il vero significato di servire la nostra comunità con sincerità e coerenza, perché sono le persone che rappresentiamo a meritare il nostro massimo rispetto.
Infine, una riflessione dell’ex primo cittadino Filippo Carlà Campa:
Prima di approvare il bilancio, che ad aprile, poco prima delle elezioni, aveva definito “disastrato” e si era rifiutato di approvare, il Sindaco di Vicchio ha esordito così: “La Salotti ha imparato più in 5 mesi di quanto abbia fatto la Bacciotti in 15 anni”. Rivolgersi a una consigliera comunale ed ex assessore – sua collega nella passata amministrazione – con questo tono è di una maleducazione unica. E se chi pronuncia queste parole è un sindaco, la cosa è ancora più grave: i giudizi personali non dovrebbero avere spazio in quest’aula.
Ma perché queste affermazioni? Il bilancio approvato ieri in consiglio comunale – una vera farsa – è frutto del lavoro serio e competente dell’assessore Bacciotti, che per cinque anni ha gestito le finanze comunali con rigore e responsabilità. Grazie al suo impegno, oggi Vicchio ha un bilancio sano, che ha garantito stabilità fino ad ora. È proprio per questo che l’attuale amministrazione ha potuto ereditare e sfruttare una situazione positiva per gestire il Comune da giugno a oggi.
Ieri, il Sindaco Tagliaferri ha cercato di giustificare l’approvazione del bilancio parlando di “senso di responsabilità”. Quindi, per senso di responsabilità, ad aprile, in qualità di capogruppo di maggioranza, ha bocciato il bilancio, e oggi, sempre per senso di responsabilità, lo approva. Qual è la differenza tra prima e dopo? La poltrona. L’arrivismo.
Il sindaco ha vinto le elezioni con una campagna costruita su fake news, verità distorte e dichiarazioni manipolate. È una strategia vecchia come il mondo: ripetere una bugia cento, mille, un milione di volte per farla sembrare vera.
Ed ecco che questa nuova amministrazione, composta in parte da membri della vecchia amministrazione, oggi parla di un bilancio che, prima, era pieno di debiti e ora, all’improvviso, si scopre sano e in grado di finanziare numerosi eventi. Ma se chi governa manipola i dati con tale disinvoltura, dobbiamo davvero iniziare a preoccuparci. E soprattutto, Vicchio si meritava tutto questo?
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 14 Novembre 2024