Congresso Pd a Borgo. La seconda parte della lettera aperta di S. Tagliaferri e A. Margheri
Qualche giorno fa avevamo pubblicato la prima parte della lettera aperta che Stefano Tagliaferri e Antonio Margheri avevano indirizzato agli iscritti Pd, in vista del congresso del circolo Pd borghigiano.
Ecco di seguito il testo inedito della seconda parte
DEMOCRATICI, PRIMA DI TUTTO
Verso il Congresso del Circolo PD di Borgo San Lorenzo
LETTERA APERTA (2)
di Antonio Margheri e Stefano Tagliaferri
Sulla base della nostra analisi e riflessione critica sulle Primarie, sullo “stato del Partito” e sui risultati delle Elezioni del 25 maggio 2014 a Borgo San Lorenzo contenuta nella prima parte della “LETTERA APERTA”, offriamo ora alcune idee e proposte, secondo noi realizzabili, per rinnovare il Partito Democratico in sede locale.
Naturalmente quanto prospettiamo richiede l’apertura di un “cantiere di lavoro e di condivisione” che non si esaurisce nello svolgimento di un Congresso ma che ha bisogno del tempo necessario per essere praticato ed anche sperimentato.
IL PD UTILE ED INTERESSANTE CHE VOGLIAMO.
“COSE NUOVE” PER UN PARTITO NUOVO E OSPITALE.
Abbiamo bisogno di un PD:
a) aperto, inclusivo e trasparente. Senza paura di discutere al proprio interno e all’esterno, capace di valorizzare le competenze e lo spirito innovativo, non la conservazione. Un partito ad evidenza pubblica che quando discute e decide rende conto di ciò che fa ai propri iscritti ed ai cittadini;
b) con più iscritti, perché un maggior numero di iscritti e partecipanti alla vita del partito è essenziale per la ricchezza del suo dibattito e per sviluppare il profilo di partito popolare organizzato e basato sul contributo dei suoi volontari;
c) aperto al contributo degli elettori e dei simpatizzanti, non solo quando si tratta di scegliere le persone o per le primarie, ma nella costruzione delle linee politiche;
d) dovrebbe comporre i propri organi dirigenti evitando sovrapposizioni di ruoli e doppi incarichi, sapendo distinguere tra partito e istituzione. I cittadini devono aver chiaro che non si sta nei partiti per fare carriere personali, ma per contribuire alla crescita culturale e democratica dei cittadini, per migliorare le condizioni di vita nei territori;
e) capace di innovare le modalità di incontro e partecipazione alla discussione e alla decisione politica. Dovrebbe coinvolgere ed aprirsi alle diffuse competenze che sul territorio esistono (“chi sa, che cosa”) per farne la base di conoscenza indispensabile per meglio indirizzare le scelte politiche e quelle delle istituzioni. Senza competenze, senza studio, non si fa buona politica.
f) intergenerazionale e rappresentativo della realtà sociale e di genere del nostro Comune.
g) capace di dotarsi di un’efficace strategia comunicativa. Prima vengono i contenuti, ma senza comunicazione non si fa politica; la Rete stessa è un luogo nuovo della politica perché trasmette contenuti ed è relazione tra le persone.
h) competente e propositivo per offrire una autorevole indicazione politica per l’integrazione amministrativa in ambito zonale, superare la frammentazione, rendere più efficaci le decisioni politiche, più efficiente la macchina amministrativa e migliorare i servizi alle imprese ed ai cittadini. Il Mugello, territorio diverso dalla stretta cintura urbana (sia per morfologia, che per distanza dai servizi, dalle agenzie formative, dagli snodi commerciali con conseguente difficoltà demografica, crescita del costo di mantenimento del territorio e delle infrastrutture essenziali, ecc) deve evitare di percorrere la strada di una inconcludente contrapposizione con la città, ma deve affermare un determinato confronto con l’ambito metropolitano. Dobbiamo dunque esigere un dibattito serio ed allargato per condividere i destini politici e istituzionali fra tutti i territori (montani e metropolitani), per articolare una politica sociale, culturale, scolastica, economica e ambientale moderna, con visione integrata, che consideri la centralità dei beni su cui dobbiamo basare il rilancio dell’economia e la salute dei cittadini (energia verde, prodotti agroalimentari, acqua, ecc.). Le Unioni dei Comuni possono rappresentare dei soggetti istituzionali che, all’interno della Città Metropolitana, rafforzano la rappresentanza dei territori e l’integrazione delle politiche. Fondamentali saranno lo Statuto ed il Piano Strategico della Città Metropolitana. Altrettanto importante la condivisione dal basso. Per questo fra tutte le componenti della società locale e zonale (istituzioni, imprese, organizzazioni, cittadini) è necessario rilanciare un patto sociale, che valorizzi un’economia che punti su una rinnovata etica individuale (riconoscimento dei beni comuni) e comunitaria.
Intanto oggi va raggiunto l’obbiettivo minimo di eleggere nel Consiglio della Città Metropolitana un Sindaco del nostro territorio, che rappresenti tutto il Mugello. Borgo San Lorenzo dovrà seguire attentamente tutte le dinamiche e le scelte della nuova istituzione, dovrà avere una capacità propositiva e di contrasto, se necessaria, nell’interesse del Mugello e del suo ruolo di “città dei servizi”.
Il prossimo congresso del PD del Mugello dovrà discutere di queste tematiche, rafforzare l’idea ed il governo comune del Mugello e per il Mugello e dovrà servire per rilanciare un ruolo del PD di zona più coinvolgente e partecipato di quanto è stato capace di fare negli ultimi anni.
i) Infine il PD dovrebbe cercare di organizzare momenti specifici di formazione politica sia di carattere generale che particolari, legati a temi e problemi emergenti della nostra zona. Formazione politica che tenga conto dei motivi di diffidenza nei confronti della politica e delle formazioni politiche, anche in ambito locale e che, quindi, si ponga come obbiettivo di contribuire a superare la disaffezione e la sfiducia verso la democrazia.
Il combinato fra moralità degli amministratori, competenza delle persone coinvolte nella dirigenza politica, l’apertura al libero contributo per definire strategie (proponendo idee e persone), consentirà anche al PD di Borgo di essere luogo di aggregazione politica attrattivo e capace di mettere insieme il meglio che offre il territorio.
Solo in un tale scenario sarà possibile supportare il difficile compito di governare la comunità locale in un tempo gravato dalla limitazione di risorse pubbliche e private.
Borgo San Lorenzo, 14 settembre 2014